Ciao Cricche!
Oggi torno con un video book haul!
Cosa ne pensate? C’è qualche lettura che vi interessa?
Ciao Cricche!
Ecco con un video wrap up!
Un vergognoso video wrap up perché è il primo che pubblico nel 2018 🙁
Fatemi sapere se avete letto qualche titolo, sono curiosa di sapere la vostra opinione 🙂
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Ciao Cricche!
Eccomi qui con la seconda parte del video book haul <3
Questo è l’ultimo video su youtube che pubblico nel mese di agosto, ma riprenderò con i video a settembre, sperando di essere più attiva sul canale 🙂
Fatemi sapere se c’è qualche titolo che vi interessa o che avete già letto 🙂
Ciao Cricche!
Eccomi qui con la prima parte di questo video book haul!
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Fatemi sapere se c’è qualche lettura che vi interessa <3
Absence 2 – L’altro volto del cielo
Chiara Panzuti
In L’altro volto del cielo, nuovo capitolo della trilogia di Absence, è trascorso appena un mese dall’inizio del gioco insidioso di cui l’uomo in nero tiene le fila, e le coordinate dell’ultimo biglietto conducono Faith e i suoi compagni a Est. L’invisibilità è diventata per Faith, Jared, Scott e Christabel una strana routine, per sopravvivere in un mondo che non ha memoria di loro, e il motivo che li spinge a continuare il viaggio intrapreso per tornare a esistere. Ma il siero NH1 comincia a indebolire il fisico dei ragazzi e la conquista dell’antidoto si fa sempre più indispensabile. Soltanto Faith sembra resistere agli effetti collaterali e sviluppa un’inaspettata prontezza fisica e mentale. Sotto l’ombra dell’Illusionista e sulle tracce dei biglietti dell’uomo in nero, i ragazzi della squadra Gamma fronteggiano più volte le squadre degli Alfa e dei Beta: il gioco, però, comincia a svelare il suo lato crudele, che non accetta provocazioni né debolezze. Dopo uno scontro violento con una squadra avversaria nella base navale di Changi Bay, a Singapore, Faith scoprirà alcuni risvolti delle regole spietate dell’Illusionista e si troverà faccia a faccia con l’altro volto della competizione e di se stessa. Secondo volume della trilogia, L’altro volto del cielo mette in scena la battaglia interiore che divide Faith tra la lealtà verso i suoi amici e la fascinazione per un futuro da combattente, dimentica di tutti e da tutti dimenticata. A cosa saremmo disposti a rinunciare se ci venisse offerta una nuova possibilità per riaffermare noi stessi? La nostra identità consiste più nel ricordo di ciò che eravamo o in ciò che ancora possiamo essere? Un libro magnetico e profondamente attuale, dove la battaglia più difficile è quella con noi stessi.
Amavo non vedermi. Amavo sapere di non esserci, perché solo grazie a questo ero riuscita a ricompormi. Potevo prendere qualsiasi forma, in qualsiasi modo, senza dover rendere conto a nessuno.
Una storia avvincente che lascia con il fiato sospeso fin dalle prime pagine.
Chiara Panzuti conquista il lettore anche con questo secondo volume della serie!
La squadra Gamma, composta da Faith, Jared, Scott e Christabel stanno affrontando gli effetti collaterali dovuti
al siero dell’invisibilità, NH1, il quale determina problemi sia fisici che psicologici. Faith sembra quella che riesce più a contrastare questi effetti, ma la sua battaglia interiore la porta a cambiare notevolmente.
Se nel primo volume abbiamo conosciuto una Faith fragile e in crisi per la situazione che sta vivendo, in questo secondo capitolo scopriamo una Faith diversa, combattiva e aggressiva.
Chiara Panzuti delinea perfettamente lo stato d’animo dei personaggi con una scrittura semplice e di impatto. Il lettore ha la possibilità di conoscere meglio anche le squadre avversarie, soprattutto quella degli Alfa composta da Abigail, Sebastian, Barrett ed Ephraim.
Con questo libro entriamo sempre di più nella storia, le relazioni si rafforzano, alcune si sgretolano, altre nascono e si scopre qualcosa in più sui fili che reggono questo gioco pericoloso.
Vi lascio alla video recensione.
IL MARCIUME #2
Siri Pettersen
Hirka è prigioniera di un mondo morente, divisa tra cacciatori di teste, nati dalle carogne e la nostalgia di Rime: per rivederlo sacrificherebbe ogni cosa. Nel nostro mondo a lei sconosciuto, è un bersaglio facile e la lotta per la sopravvivenza non è nulla rispetto a ciò che accadrà quando prenderà coscienza della propria identità. La fonte del marciume ha bramato la libertà per mille anni. Una libertà che soltanto Hirka può dare.
Tutto muore. Esattamente così com’è vero che tutto vive. Ci dissolviamo e reincarniamo, sotto forma di qualcosa di nuovo. Tu sei cielo, sei terra, acqua e fuoco. Da viva e da morta. Tutti siamo morti. Siamo già morti.
Oggi sono qui per parlarvi del secondo volume della saga Raven Rings: Il Marciume. Trilogia scritta da Siri Pettersen ed edito dalla Multyplayer Edizione.
Chi mi segue sa che ho amato alla follia il primo capitolo “La Figlia di Odino” (clicca per vedere la video recensione), quindi immaginate con quanto entusiasmo ho iniziato questa lettura.
La storia è piena di colpi di scena con personaggi vecchi e nuovi, caratterizzati in modo magistrale dalla scrittrice.
Abbiamo due punti di vista alternati: quello di Hirka che si trova nel nostro mondo, un mondo marcio, pieno di corruzione e di malvagità, poi abbiamo il punto di vista di Rime, il quale si trova a coprire un ruolo nel Consiglio, diventa il Portatore del Corvo.
La storia è un susseguirsi di colpi di scena in cui le carte in tavola cambiano a ogni rivelazione. Nella saga di Siri Pettersen c’è una linea molto sottile che divide i “buoni dai cattivi”, non esiste il bianco o il nero, ma tante sfumature di grigio che colorano le azioni dei personaggi, sia i principali che i secondari.
In questo secondo libro l’amore che provano Hirka e Rime è palpabile, anche se per la maggior parte della storia non possono vedersi, parlarsi, sfiorarsi, la loro voglia di stare insieme viene impedita dalle trame del Consiglio, dagli Orbi e dalla figura del Veggente che continua ad aleggiare nella storia.
Una trama magica e misteriosa che nasconde molti messaggi tra le righe, e dove nulla è ciò che sembra. La fede si intreccia con la stregoneria, l’amore con la disperazione e la determinazione con la speranza.
Vi lascio alla video recensione per saperne di più 🙂
L’amuleto di Samarcanda (#1)
Jonathan Stroud
Il millenario jinn Bartimaeus, il demone che costruì le mura di Uruk, Karnak e Praga, che parlò con re Salomone, che cavalcò per le praterie con i padri dei bisonti, viene improvvisamente richiamato dal mondo degli spiriti ed evocato a Londra. Una Londra tetra e cupa dove la magia consiste in un’unica capacità: quella di evocare e asservire demoni, i quali, loro malgrado, obbediranno a ogni ordine del mago che li tiene in suo potere. Bartimaeus deve compiere una missione difficilissima: rubare l’Amuleto di Samarcanda al temibile e ambizioso Simon Lovelace…
Il ragazzino parlò con un filo di voce.
«Io ti ordino di… di… » E sbrigati! «… d-d-dirmi il t-tuo nome».
Di solito i più giovani iniziano sempre così. Inutili manfrine. Sia lui che io sapevamo che lo conosceva benissimo, il mio nome. Altrimenti come avrebbe potuto convocarmi? Bisogna conoscere le formule giuste, i segni giusti e soprattutto il nome giusto. Voglio dire, qui non stiamo parlando di taxi: quando chiami non arriva il primo che capita.
Scelsi un tono di voce profondo, ricco, denso e scuro come cioccolata, del tipo che risuona ovunque eppure in nessun luogo particolare e fa rizzare i peli sulle nuche più inesperte.
«BARTIMEUS»
Ormai erano due anni che la Tetralogia di Stroud si trovava nella mia libreria e con il 2018 ho deciso di iniziare questa nuova e “impegnativa” avventura.
L’amuleto di Samarcanda è il primo volume della trilogia di Stroud che trascina il lettore in un mondo magico simile a quello di Harry Potter, ma in un’ambientazione che ho trovato più cupa e affascinante.
I maghi non esercitano la magia nel classico modo che tutti conosciamo (tramite bacchette o gesti delle mani), ma invocano i demoni che agiscono per loro. La storia si apre con Nathaniel, un ragazzino apprendista mago, che di nascosto dal suo maestro chiama attraverso un rito il demone Batimeus per portare a termine una missione.
I capitoli si alternano dal punto di vista del demone sfacciato, divertente, ironico ed egocentrico e al testardo e impulsivo Nathaniel.
Inutile dire che ho amato Bartimeus, l’autore ha fatto un lavoro eccellette nella sua caratterizzazione. La storia è piena di colpi di scena con personaggi dalle varie sfaccettature.
In un susseguirsi di avventura, intrighi, magia e battute ironiche, l’amuleto di Samarcanda coinvolge il lettore, ricreando la stessa magia della Rowling con Harry Potter.
Una storia che parla di magia e di demoni in chiave originale e spassosa.
Ve ne parlo meglio nella video recensione 🙂
Ciao Cricche!
Questo è un video chiacchiericcio in cui vi spiego cosa sto facendo in questo periodo e alcune novità per il blog e il canale youtube 🙂