Nuova segnalazione di autori italiani. Conosciamo La Terza Galassia di Cassandra GREEN, Selène di Valerio Dalla Ragione e, finalmente, esce il seguito di Riverside di Bianca Rita Cataldi!
Titolo: DollHous ((Riverside #2)
Autore: Bianca Rita Cataldi
Editore: Self
Genere: Fantasy
Prezzo ebook: 1,99 €
Link di acquisto: Amazon
Sinossi: Riverside, Regno Unito. Dopo il traumatico risveglio in una realtà parallela che non le appartiene, Amabel riesce suo malgrado ad ambientarsi, trovandosi finalmente a suo agio tra i suoi allievi della Lucretius Grammar School, l’amabile collega Rachel e l’impertinente Damian, un suo giovane alunno che è anche il suo unico contatto con la realtà dalla quale proviene. Benché si stia ormai abituando all’insolita situazione, Amabel è comunque costretta a continuare le sue ricerche al fine di comprendere i motivi di ciò che le è accaduto e trovare un modo per tornare a casa. Intanto, l’incubo della bambola dai capelli rosa torna a visitarla dopo sei anni di silenzio. Come Amabel scoprirà ben presto, il segreto dei suoi incubi affonda le sue radici in un’antica favola slava della quale dovrà conoscere ogni aspetto per capire la complessità della sua situazione. Tuttavia, qualcosa trama nell’ombra e Amabel dovrà stare all’erta: è sufficiente un solo errore per spezzare per sempre l’equilibrio e far precipitare Riverside nella rovina.
Contatti autore: https://www.facebook.com/biancaritacataldi/?fref=ts
Titolo: La Terza Galassia – Jess Jefferson
Autore: Cassandra GREEN
Editore: Youcanprint.
Genere: distopico/avventura
Prezzo ebook: 1,99
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Sinossi: Un’ingiusta accusa di omicidio stravolge la vita del giovane Jess e dei suoi amici Hayden e David. Arrestati e rinchiusi in un inconsueto riformatorio, i tre ragazzi capiscono molto presto che la loro unica possibilità di salvezza è la fuga. Ignari del perché vengono inseguiti da un manipolo di mercenari senza scrupoli, i tre amici si troveranno ad affrontare un lungo viaggio ricco di peripezie che li porterà da New York a Boston, fino alla lontana Italia. Qui Jess si troverà faccia a faccia con il suo acerrimo nemico Giovanni Petroselli, il quale gli svelerà una verità sconvolgente, in grado di sovvertire le sorti del pianeta Terra.
Contatti autore: https://www.facebook.com/ifiglidellombra/?ref=bookmarks
Titolo: Selène
Autore: Valerio Dalla Ragione
Editore: Lettere Animate Editore
Genere: Fantascienza
Prezzo ebook: 1,49
Prezzo cartaceo: 8,42
Link di acquisto: Amazon
Sinossi: Un mondo più volte ricostituitosi e riformato sulla base di una classicità ormai in degrado, una debole integrità sociale e un trattato che da secoli regola i rapporti fra le città-Stato sopravvissute alla guerra: Redui ed Eyodasmi. Nell’umanità complessa e delicata del sesto millennio, quattro studenti lasciano la loro città natale in vista di un’istruzione di più alto livello nella capitale culturale dell’epoca. Le tensioni sociali e i risvolti ideologici che dominano la scena trascinano e sconvolgono le vite dei quattro amici, le cui esperienze li porteranno a compiere azioni che non avrebbero mai pensato di dover giustificare né nei propri confronti che in quelli del mondo che li circonda.
L’ottimismo, la fiducia nella conoscenza e nelle proprie capacità si mostrano ora in tutta la loro illusorietà, e le ragioni dei più sporchi crimini come dei meriti più alti rimangono in sospeso, imbrigliate nelle azioni e nei dialoghi dei protagonisti.
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Estratto
Quando ebbe aperto gli occhi dovette sbattere le palpebre più volte come per mettere a fuoco il panorama che aveva di fronte. Si trovava sulla cima di una leggera collina i cui fianchi, coperti di fiori colorati, degradavano verso una vasta pianura lussureggiante. Avrebbe potuto essere la campagna toscana, ma coi colori di un film di Bollywood. Serena era rapita e al tempo stesso smarrita. Oltre la pianura c’erano altre colline e boschi meravigliosi, come non li aveva mai visti. Tutto sembrava un dipinto o la scena di un film, poiché il sole era alto nel cielo, eppure non scottava. La brezza era fresca e profumata. Non c’erano api e altri insetti che potessero rivelarsi molesti, solo qualche farfalla era venuta a osservarla da vicino.
«È bellissimo» mormorò, prima di rendersi conto di non essere sola.
Si voltò, notando alcuni densi cespugli. Una morsa le prese lo stomaco, perché aveva la netta impressione di essere osservata.
«Chi c’è?» domandò, ma non ottenne risposta. Un fruscio le strappò un brivido e mosse un passo indietro. «Chi è là?» domandò di nuovo, e questa volta sentì che la sua gola si era riarsa.
Se quello era un sogno, si stava tramutando in un incubo. Dai cespugli spuntarono innumerevoli occhi rossi. Versi animaleschi e sibili striscianti si fecero largo nella quiete di quel paradiso.
Serena arretrò, ma prima che potesse decidersi a voltarsi e scappare, un manipolo di creature armate di lancia saltò fuori dal proprio precario nascondiglio. Erano piccoli e tozzi esseri di colori che sfruttavano tutte le sfumature dal grigio al verde, con indosso stracci di pelle che coprivano ben poco dei corpi tozzi ma muscolosi; avevano nasi enormi e pronunciati, e lunghe orecchie a punta simili a quelle del maestro Yoda che aveva visto nei vecchi film di Star Wars, anche se era abbastanza evidente che non avessero le sue stesse buone maniere.
In un attimo, infatti, lanciando un urlo seguito da ringhi e grugniti, la maggior parte imbracciò la propria lancia, mentre altri presero a far roteare la fionda che avevano tenuto fino a quel momento legata alla cintura. Un secondo grido scatenò l’attacco e Serena si coprì come poté il capo, mentre caracollava giù dalla collina inseguita da quegli esseri che la bersagliavano con sassi e lance.
Corse, corse più veloce che in qualsiasi allenamento, ma aveva notato che non c’erano ripari in quella pianura; nessun albero, nessuna casa. Le pietre cominciavano a raggiungerla, mentre già alcune lance avevano strappato i lembi della t-shirt che indossava. Si voltò, ma le creature sembravano determinate a raggiungerla. “E poi?” Un brivido l’attraversò. Che cosa le avrebbero fatto una volta catturata? Dubitava che quello fosse un bizzarro rituale per un invito a cena, a meno che lei non fosse la pietanza principale. Per cui aumentò il passo, si sforzò di correre ancora più veloce, facendo appello a tutto il fiato che aveva in corpo. Fino a che crollò, in una nuvola di soffioni bianchi, con le dita immerse nella terra scura.
“Sono spacciata” si disse, ma in fondo quello era solo un sogno. Sollevò il capo e vide avvicinarsi la masnada di creature urlanti. Tremò e serrò gli occhi. «Devo svegliarmi!»
«No, devi alzarti.» Era la voce di un ragazzo. Serena riaprì gli occhi e si guardò attorno in cerca di chi la stava esortando. «Devi alzarti e combattere.»
Sentì il sibilo di una freccia, poi l’urlo di una creatura che cadeva agonizzante. Spostò lo sguardo verso l’arciere e vide un’ombra scattare verso i suoi aggressori. Per un attimo rimase a bocca aperta ad ammirare la rapidità e la fluidità dei movimenti del giovane che sembrava nato per battersi contro quelle creature. Era armato di una lunga spada ricurva, che pareva uscita dal set de Il signore degli anelli, ma lungo i pantaloni tecnici da montagna aveva infilati numerosi coltelli di svariate misure e dimensioni. Sulle spalle inoltre portava arco e faretra, e purtroppo sul capo aveva un cappuccio verde che le impediva di vederne il volto.
«Alzati» ordinò di nuovo.
Serena tuttavia era confusa. Se quello era un sogno, o un incubo, perché stava immaginando di essere salvata da quel bizzarro ibrido tra Legolas e Arrow? Perché non stava immaginando Alessandro? Perché non poteva fare un sogno normale in cui il ragazzo che le piaceva arrivava in suo soccorso? Tra l’altro, lei detestava Arrow.