Manualità, unicità e mutabilità del sentimento
trasformarono la città in breve tempo.
Provare emozioni in quel bislacco villaggio
non dipendeva più dalla catena di montaggio.
Titolo: Edgar e i gatti dell’ombra
Autore: Marliese Arold
Editore: Edizioni Piemme (Battello a Vapore)
Genere: Letture per ragazzi
Link acquisto: Amazon
Sinossi: Fra banchi di nebbia e carrozze, uno spietato stregone terrorizza i gatti di londra trasformando i più incauti in ombre. Solo il piccolo Edgar ha il coraggio di affrontarlo.
Il protagonista della storia è Edgar, un gatto nero che adora la sua vita da animale domestico. Un giorno la padrona muore e il piccolo Edgar è costretto a scappare di casa per colpa dei vicini irruenti che lo scacciano. Nella fuga finisce sotto una carrozza e in questo frangente vede una figura incappucciata con una falce in mano che recita queste parole:
“Nove vite ti furono date, lo sai
E il tuo destino così a lungo tessere potrai
La nona però l’hai testé sprecata
E togliertela io devo con la falce spietata
Adesso usa le altre cautamente
Perchè ormai te ne restano otto solamente”
Una volta ripreso dall’incidente inizia a vagare senza meta per le strade londinesi e in questa occasione incontra il gatto di strada Algernon che lo prende sotto la sua protezione e gli insegna tutto ciò che deve sapere per vivere come un gatto randagio. La storia si complica quando Edgar e Algernon si imbattono nel Castigagatti, un enorme felino nero, privo di ombra, che ruba le vite dei gatti nei vicoli di Londra.
Così inizia l’avventura per Edgar, Algernon e Leyla, una gatta amante dei libri.
Storia leggera, frizzante e accattivante.
Ammetto di avere un debole per i gatti, quindi mi ha attirato non solo la copertina, ma anche il titolo. La storia si presenta scorrevole, grazie allo stile semplice e diretto di Marlies Arold.
Edgar è un personaggio che infonde subito tenerezza nel lettore, si trova in un ambiente non suo, pieno di pericoli e insidie, ma non perde il suo spirito di osservazione e la sua curiosità.
Algernon è adorabile, un gatto dalla scorza dura e dal cuore tenero che è perdutamente innamorato della saccente e bella Leyla.
La storia di base sembra molto semplice e ben delineata fin dalle prime pagine, ma l’autrice riesce a stupire creando una fitta rete di mistero.
Tra strade notturne, inquietanti ombre e colpi di scena, il lettore viene trascinato in questa trama delicata, capace di attrarre sia i piccoli e i grandi.
Titolo: Il Risveglio di Fahryon
Autore: Daniela Lojarro
Editore: GDS editrice
Genere: Fantasy
Prezzo ebook: 2.49€
Prezzo cartaceo: 15.90€
Link di
acquisto: Amazon // Mondadori // Feltrinelli
Sinossi: Fahryon, neofita dell’Ordine dell’Uroburo, fugge dalla capitale del regno di Arjiam insieme ad Uszrany, cavaliere dell’Ordine del Grifo, per evitare di cadere nelle mani del potente nobile Primo Cavaliere del regno, il nobile Mazdraan, segretamente adepto della Malia, l’insidiosa magia legata al Silenzio e al Vuoto.
Tuttavia, durante la precipitosa fuga, il nobile Mazdraan cattura Uszrany; Fahryon, invece, è tratta in salvo da Vehltur, un misterioso Magh. Mentre Uszrany, prigioniero del nobile Mazdraan, scopre sconcertanti segreti sulla storia del regno e impara a convivere con i fantasmi del suo passato, Fahryon, sotto la guida di Vehltur, inizia il cammino iniziatico che, prova dopo prova, la prepara al confronto con il suo avversario, il nobile Mazdraan.
Contatti autore
https://plus.google.com/u/0/+DanielaLojarro
https://www.facebook.com/daniela.lojarro
https://twitter.com/DanielaLojarro
Il primo volume della saga di Fahryon, “Fahryon – Il Suono Sacro di Arjiam“, lascia i nostri protagonisti in un mare di guai e in questo secondo volume scopriamo che fine hanno fatto: Uszrany è ormai un ex cavaliere del Grifo ed è tenuto sotto controllo dal perfido Mazdraan, mentre la nostra eroina, Fahryon, sostiene un allenamento che la mette alla prova sia fisicamente che mentalmente per sconfiggere la Malia dell’antagonista. La scrittura di Daniela Lojarro è impeccabile e se nel primo volume ho fatto una piccola critica, totalmente soggettiva, riguardo ai troppi nomi da tenere in mente, con questo secondo capitolo mi sono sentita come a casa (ormai li ho tutti bene in mente XD).
C’è poco da fare, questo è l’effetto che fanno le saghe quando sono ben riuscite. Ormai sono dentro la storia e leggere il secondo volume è stato come incontrare vecchi amici.
«La vibrazione non è negativa ma è l’intenzione dell’uomo privo dell’integrità di cuore, anima e mente a renderla un pericolo, Fahryon. Immaginati la vibrazione creatrice, o iniziale, del Suono Sacro come un accordo: tu puoi scomporlo nelle sue piccole note, se hai l’orecchio allenato a riconoscerle, puoi suonarle a una a una, puoi legarle in un arpeggio, ma l’effetto non è più il medesimo».
Il primo volume si sofferma sul background della storia e si basa più sull’azione, mentre “Il Risveglio di Fahryon” si concentra più sulle “microstorie”: scopriamo qualcosa in più sulla madre di Uszrany, sui conflitti interiori di Fahryon e sulla nascita dell’Armonia e della Malia. Sono stata conquistata fin dal primo momento dal perfido Mazdraan e il secondo volume non ha fatto altro che farmelo apprezzare di più. Trovo sia un antagonista ben strutturato, dai modi eleganti e dalla lingua tagliente, la tipica persona che non fa mai nulla se non ha un secondo fine. Ho trovato affascinante tutta la storia del Suono Sacro, del Cristallo del Tempo e della nascita dell’Armonia e della Malia che rispettivamente sono la magia bianca e la magia nera. Il secondo capitolo della saga permette di colmare alcuni punti interrogativi sorti con il primo volume e in un turbinio di emozioni, suoni, storie e leggende trascina il lettore in un’avventura fantastica.
Titolo: Chariza. Il soffio del vento
Autore: Francesca Angelinelli
Editore:Youcanprint
Genere: Fantasy Orientale
Link acquisto: Amazon
Un misterioso nemico trama nell’oscurità mettendo in pericolo il Drago d’Oro, la sua discendenza e la pace nell’intero Si-hai-pai. Chariza è la migliore combattente dei Monti Sacri, ma è anche un’assassina e la traditrice su cui ricade la maledizione della Dea Sole che la porta a desiderare ciò che c’è di più raro e prezioso. A lei, donna affascinante e in lotta con se stessa e il proprio passato, verrà affidato l’incarico di proteggere dalle insidie del nemico il piccolo Suzume, unica speranza per il futuro del regno e dell’Alleanza. Preparatevi ad incontrare guerrieri, demoni, cortigiane e sovrani in un viaggio che vi condurrà lungo le strade di un grande e antico impero. I profumi dell’Estremo Oriente inebriano leggendo una storia in cui azione e suspense, introspezione e sentimento sono dosati con sapienza.
“Chariza. Il soffio del vento” raccoglie i romanzi precedentemente editi come “Chariza, il soffio del vento” e “Chariza, il Drago Bianco” in una nuova, rivista e affascinante veste.
Protagonista della storia è Chariza, una giovane donna guerriera dal passato complicato e vittima di una maledizione. Chariza decide di accettare il compito che le affida l’imperatore Yoshio: proteggere a costo della propria vita il suo erede. Così inizia il viaggio della protagonista che tra tradimenti, sventure e colpi di scena, cercherà di proteggere il piccolo Suzume insieme a Yukai, un cavaliere Ryokin.
Il volto di Chariza sembrava quello di una statua, pallido come quello di una kiniru pesantemente truccata, ma nessuno, guardandolo, avrebbe potuto non trovarlo affascinante, come se fosse stato baciato dalla luce chiara della luna.
Questo è il secondo lavoro che leggo di Francesca Angelinelli e se ho amato “Haibane – Ali di cenere” , questo l’ho adorato. Anche qui ci troviamo dinanzi a una protagonista forte e temeraria e apprezzo molto questa veste della donna che propone l’autrice nei suoi lavori. Fin dalle prime pagine il lettore viene trascinato nella cultura orientale grazie a una scrittura elegante e dettagliata. Si percepisce subito lo strano rapporto che c’è tra Chariza e l’imperatore Yoshio, tra loro c’è stima, intesa e un sentimento ambiguo che può essere interpretato come amore o ossessione. Diverso è il rapporto con Yukai, cavaliere Ryokin, il quale ha un carattere spigliato e irriverente. Viene descritto come un uomo affascinante e tutte le donne si soffermano sulla sua bellezza. Inevitabilmente, mentre leggevo, ho fatto dei confronti tra Chariza e Sainan, protagonista di Haibane, dato che entrambe sono donne guerriere e dal carattere forte. Nonostante il passato turbolento di Sainan che le ha conferito un determinato carattere, risulta una protagonista più “umana”, che tende più facilmente a lasciarsi andare ai suoi sentimenti.Chariza più volte tenta di farsi trascinare dalle sue emozioni, ma è estremamente combattuta per colpa della sua maledizione dell’avidità che le fa dubitare su ciò che desidera realmente. Il personaggio che più di tutti mi ha conquistata è l’Imperatore Yoshio, ho adorato il suo modo di fare, il suo essere combattuto nei confronti di Chariza e i suoi tentativi nel tenerla al suo servizio per averla sempre vicino e ho trovato tenerissimo il personaggio di Suzume.
Chariza. Il soffio del vento è un’opera che si gusta pagina per pagina, gli intrighi e i personaggi catturano l’attenzione del lettore fino all’ultima parola.