Il ragazzo di 1000 anni
Ross Welford
Alfie Monk sembra un normalissimo adolescente. Solo che ha mille anni e ricorda perfettamente l’ultima invasione dei vichinghi in Inghilterra. Quando un incendio distrugge tutto ciò che ama e conosce, Alfie è costretto a chiedere aiuto a due suoi coetanei. O meglio, a due veri undicenni. Grazie a loro il ragazzo millenario scoprirà un modo di vivere diverso, un modo di vivere che non dura per sempre.
Vi piacerebbe vivere per sempre? Purtroppo, non me la sento di consigliarlo. Ormai ci sono abituato e mi rendo conto che è una cosa speciale. Solo che ora voglio smettere. Voglio crescere come tutti voi.
Un romanzo avventuroso e originale.
Protagonista indiscusso è Alfie, un ragazzino che ha perso il padre e che vive nel 1014 a.C. con il gatto Biffa e sua madre. In un momento critico Alfie decide ci usare le viperle (le perle della vita che gli ha lasciato in eredità il padre) per ottenere la vita eterna. Scelta che fa di nascosto dalla madre, la quale avrebbe voluto che usasse queste perle una volta raggiunta la maggiore età. Passano gli anni, Alfie insieme a Biffa (anch’essa immortale) e sua madre vivono cercando di limitare i contatti sociali con le persone. Una tragedia colpisce il protagonista che si troverà ad allacciare un rapporto di amicizia con due veri undicenni Aidan e Roxy.
Il ragazzo di 1000 anni è un libro avventuroso con un’alternanza di episodi presenti e passati. Nel corso della lettura si conosce bene Alfie e la sua storia.
I capitoli si alternano con due punti di vista, quello di Alfie e quello di Aidan. Quest’ultimo è un ragazzino introverso che sta affrontando un periodo particolarmente difficile per le incomprensioni e i litigi tra i suoi genitori. La vita di Aidan prende una via diversa quando incontra Roxy e Alfie.
Lo stile di Welford è semplice e fluido, la storia è scorrevole e dinamica, non ci sono tempi morti, e i personaggi sono ben caratterizzati. Personalmente ho apprezzato particolarmente Alfie, il piccolo vichingo eternamente bloccato nel corpo di un undicenne.
Il ragazzo di 1000 anni è una storia avventurosa e originale che parla di coraggio, di amicizia e dei piccoli piaceri della vita. Adatto non solo a un pubblico per più piccoli, ma anche ai grandi che vogliono leggere qualcosa di leggero e frizzante.
#Prodottofornitoda @HarperCollins
Bianca Rita Cataldi
I fiori non hanno paura del temporale
Bologna 1997. Corinna ha 17 anni, i capelli rossi e un viso ricoperto di lentiggini su cui spiccano due occhi d’acciaio. È la figlia del primo grande amore di sua madre che l’ha abbandonata subito dopo il parto. Serena ha 7 anni ed è la sua sorellastra. Il suo desiderio più grande è farsi considerare da quella sorella maggiore così misteriosa, sempre rintanata dietro le pagine di un libro o con uno walkman nelle orecchie. Vivono in una grande e caotica famiglia allargata in cui vige il matriarcato e dove per ogni decisione ci si rivolge al consesso delle antenate riunite in un’unica cappella di famiglia al cimitero. L’equilibrio familiare inizia a vacillare quando Corinna riceve una strana scatola, è piena di oggetti apparentemente scollegati tra loro ed è l’ultimo regalo del suo vero padre, morto improvvisamente in un incidente. Corinna decide di partire, insieme a Serena, per una caccia al tesoro per le vie di Bologna alla ricerca dei ricordi perduti, del segreto delle sue radici e, inevitabilmente della propria strada nel mondo.
Eppure, se c’è una cosa che ho imparato dalla vita, è che nessun incontro avviene per caso e che conosciamo ogni persona al momento giusto. Ciò non significa che ogni incontro sarà fondamentale e ce ne sono tanti che valgono poco o niente, eppure servono lo stesso, foss’anche per smuovere un po’ le cose.
Una storia che parla di donne, di famiglia e di sorelle.
Chi mi segue sa bene che adoro Bianca Cataldi, un’autrice capace di catturare il lettore con il suo stile poetico, ricercato ed elegante.
I fiori non hanno paura del temporale è una storia che parla in primis di donne, le figure femminili sono le protagoniste di questa storia delicata, nostalgica e allo stesso tempo straziante.
Corinna è una ragazzina chiusa e silenziosa, ed è la figlia del primo amore di sua madre, la quale è stata abbandonata insieme alla sua bambina. Bruna cresce sua figlia con amore e dopo un po’ di tempo trova Salvatore, che diventa suo marito e con il quale ha una figlia, la piccola Serena la quale è molto affezionata a Corinna.
L’equilibrio della famiglia vacilla quando Corinna entra in possesso di una scatola con all’interno degli oggetti che sono collegati alla vita del suo vero padre.
Tra presente e passato, ricordi di famiglia, le tradizioni dei pranzi di domenica e i mitici anni novanta, Bianca conduce il lettore nelle vie di Bologna, ripercorrendo la storia di Marco, il padre di Corinna, e di sua madre.
Ha storia che mi ha commossa fino all’ultima pagina.
Vi lascio alla video recensione per saperne di più.
Bianca Rita Cataldi
I fiori non hanno paura del temporale
In libreria il 22 febbraio 2018
Prenotalo qui http://amzn.to/2Bo9kbj
“Ecco cos’è l’amore. Incontrarsi il 30 di febbraio e amarsi sui colori freschi finché non prendono forma. Non era la nonna a essere strana. Eravamo strani noi che ci innamoravamo in un giorno qualunque e facevamo l’amore sulle lenzuola inamidate, noi che dimenticavamo la terra e le radici, il refrigerio delle piogge e la necessità del dolore. Noi che smarrivamo il coraggio, che ci dimenticavamo di lottare, che ci addormentavamo troppo presto o troppo tardi, che credevamo in un dio soltanto o in nessun dio affatto, che non capivamo l’importanza fondamentale del dubbio. Noi eravamo quelli strani.”
Bologna 1997. Corinna ha 17 anni, i capelli rossi e un viso ricoperto di lentiggini su cui spiccano due occhi d’acciaio. È la figlia del primo grande amore di sua madre che l’ha abbandonata subito dopo il parto. Serena ha 7 anni ed è la sua sorellastra. Il suo desiderio più grande è farsi considerare da quella sorella maggiore così misteriosa, sempre rintanata dietro le pagine di un libro o con uno walkman nelle orecchie. Vivono in una grande e caotica famiglia allargata in cui vige il matriarcato e dove per ogni decisione ci si rivolge al consesso delle antenate riunite in un’unica cappella di famiglia al cimitero. L’equilibrio familiare inizia a vacillare quando Corinna riceve una strana scatola, è piena di oggetti apparentemente scollegati tra loro ed è l’ultimo regalo del suo vero padre, morto improvvisamente in un incidente. Corinna decide di partire, insieme a Serena, per una caccia al tesoro per le vie di Bologna alla ricerca dei ricordi perduti, del segreto delle sue radici e, inevitabilmente della propria strada nel mondo.
Amore senza ombre
Jay Crownover
Quando hai il cuore a pezzi, occorre qualcuno capace di rimetterlo insieme.
In libreria dal 25 gennaio http://amzn.to/2m9hb3i
Che Hudson Wheeler è un bravo ragazzo lo sanno tutti, compresa la fidanzata di una vita che l’ha tradito a un passo dal matrimonio. Ma dato che fare sempre la cosa giusta non paga, Wheeler ha deciso che è giunto il momento di cambiare stile e vivere alla giornata, concedendosi notti folli, belle macchine e ragazze disponibili. Una vita spericolata, insomma, sul filo del rasoio. Poi ritrova una vecchia amica, Poppy Cruz, e quegli occhioni tristi nel viso più bello che abbia mai visto lo colpiscono dritto al cuore. Di colpo, l’unica cosa che desidera è prendersi cura di lei, cancellare le sue paure, vederla sorridere di nuovo. Bella e delicata come un fiore, Poppy considera ogni estraneo un potenziale nemico, ogni uomo un possibile aggressore. È questo che la vita le ha insegnato: chi doveva proteggerla l’ha tradita nel più orribile dei modi e ora lei tiene il mondo a distanza. Stranamente, però, con Wheeler non ci riesce. Perché c’è qualcosa nel sorriso accattivante e nelle ruvide mani da meccanico di quel ragazzo che le fa venire voglia di stargli vicino. Di fidarsi di nuovo di qualcuno. Forse l’unico in grado di riparare il suo cuore e la sua anima danneggiati è proprio lui, con il suo tocco, le sue parole, il suo amore.
We – Un manifesto per tutte le donne del mondo
di G.Anderson e J. Nadel
Immagina un legame che unisce le donne di ogni credo e cultura.
L’impegno non scritto di tutte noi, in quanto donne, a sostenerci e incoraggiarci l’un l’altra.
Perché così tante donne e le loro figlie, ancora oggi, nel XXI secolo, si lasciano soffocare dalla depressione, dalle dipendenze, da un’insana tendenza all’autocritica e all’autolesionismo? Non saremmo più incisive ed efficaci se uscissimo dai soliti schemi che ci portano a competere, criticare e scontrarci le une con le altre e imparassimo invece a sviluppare modalità diverse, basate sulla collaborazione, l’empatia, l’aiuto reciproco?
Attingendo alla psicologia, alla politica e alla spiritualità, l’attrice Gillian Anderson e la giornalista Jennifer Nadel hanno stilato una road map in nove punti, un percorso a tappe per rendere la nostra esistenza ricca di significato e affrontare le sfide emotive e spirituali che la vita inevitabilmente ci pone.
Perché mettere questi nove principi universali al centro della nostra esistenza è l’antidoto alla cultura dell’io prima di tutto, ci permette di essere più libere e felici, ci insegna a rimpiazzare le abitudini nocive con modalità di vita più positive, serene e gratificanti.
Intenso, concreto, WE è un manuale pratico rivolto a tutte coloro che vogliono vedere la propria vita e il mondo cambiare in meglio. Ma soprattutto è un entusiasmante appello per tutte le donne a unirsi e a fare davvero la differenza.
WE non è solo una piacevole e stimolante lettura, ma è un manuale che insegna a vedere la vita con occhi diversi, a considerare noi stesse sotto un’altra luce.
I primi capitoli si soffermano sulla nascita del libro, sul perchè WE/NOI, e sul percorso che il lettore intraprenderà iniziando il manuale che altro non è che un viaggio basato su nove principi, punti semplici e apparentemente banali, ma che sono in grado di cambiare la vita.
“Non è un modello che si può imporre a forza sul nostro consueto stile di vita incentrato sull’io: è un percorso di trasformazione radicale che si irradia dalla comprensione per chi ci sta intorno.
Usate questo libro come guida e fonte di ispirazione.
Se state soffrendo, vi aiuterà a guarire.
Se vi sentite smarrite, vi riporterà a casa.
Se siete in cerca di uno scopo, vi condurrà con delicatezza verso la realizzazione.”
Dopo l’introduzione al manuale, vengono trattate le pratiche essenziali che servono come step di preparazione per i nove principi. I capitoli di questa prima parte trattano di concetti che dovrebbero essere alla base della vita, ma vengono spesso ignorati: la gratitudine, la dolcezza, la responsabilità (a prenderci cura di noi stesse) e la meditazione. Ogni capitolo è formato da una parte teorica e una pratica, ci sono degli “esercizi” da eseguire al fine di far rientrare tali concetti nel nostro modo di vivere.
Un esempio di esercizio per il concetto di gratitudine: il manuale consiglia di scrivere dieci aspetti (piccoli o grandi) per cui essere grati e di farlo tutti i giorni.
Con la seconda parte del manuale arrivano i nove principi che trattano dei concetti di onestà, accettazione, coraggio, fiducia, umiltà, pace, amore, gioia e gentilezza. Anche in questo caso i capitoli sono organizzati come i precedenti, quindi con una parte “teorica” in cui si tratta in modo ampio ed esaustivo del principio e una parte pratica con gli esercizi.
Trovo molto interessante la costruzione teorico/pratico dei capitoli, in questo modo la lettura scorre veloce ed è resa più dinamica e accattivante, stimolando la lettrice a seguire passo dopo passo i vari punti.
WE è una lettura che “ti prende per mano” e ti accompagna in un percorso di crescita, di accettazione, di fiducia e molto altro.
Con uno stile semplice e con gli esercizi interessanti, il libro è capace di aprire gli occhi alle donne mostrando loro una vita con meno sfumature di nero e più di bianco.
C’è chi dice di volerti bene
Sara Gazzini
Chi non ha mai desiderato avere risposte in amore?
Ma poi… siamo proprio sicuri di volere accettare consigli?
Da domani La Gazza vi aspetta in libreria con un romanzo ironico, agrodolce e, soprattutto, tremendamente vero.
È scesa la sera su un giovedì di ottobre qualunque. In un seminterrato di Firenze si sente il rumore dei passi di otto paia di gambe femminili. Non sono lì per caso. Sono le “Innamorate Anonime”. Dipendenti da una spunta blu di Whatsapp, da un like di Facebook, da quella maledetta suoneria di un cellulare sempre muto. Ognuna di loro soffre per un amore sbagliato, mancato, rimpianto, mai vissuto. Ognuna di loro ha bisogno di guarire dal mal d’amore. Chi non ha mai desiderato qualcuno che avesse tutte le risposte giuste alle domande su una relazione amorosa? Che sapesse leggere tra le righe di una battuta ammiccante, come farsi desiderare, rispondere a tono a un messaggio ambiguo. Che sapesse quando è giusto crederci. E quando invece è meglio scappare a gambe levate senza voltarsi indietro. Caterina, Sveva, Giulia, Bianca e le altre quel qualcuno l’hanno trovato. È la massima esperta nel settore. Una laurea in psicologia, un master negli Stati Uniti, una sfilza di conferenze tutte sold out. La loro dottoressa è una love coach e per lei l’amore (ma anche un SMS) non ha segreti. Per questo ha istituito i giovedì di terapia di gruppo per le sue Innamorate anonime: per salvarle, per riportare la razionalità nei loro cuori infranti, per insegnare loro lo spirito di autoconservazione. Detto anche semplice buon senso. Ma è davvero possibile imparare l’amore dalle teorie? Le otto donne (più una) hanno un’intera notte davanti per scoprirlo. E per scoprire la verità su sé stesse e anche sulla dottoressa…
We – Un manifesto per tutte le donne del mondo
di G.Anderson e J. Nadel
Immagina un legame che unisce le donne di ogni credo e cultura.
L’impegno non scritto di tutte noi, in quanto donne, a sostenerci e incoraggiarci l’un l’altra.
Perché così tante donne e le loro figlie, ancora oggi, nel XXI secolo, si lasciano soffocare dalla depressione, dalle dipendenze, da un’insana tendenza all’autocritica e all’autolesionismo? Non saremmo più incisive ed efficaci se uscissimo dai soliti schemi che ci portano a competere, criticare e scontrarci le une con le altre e imparassimo invece a sviluppare modalità diverse, basate sulla collaborazione, l’empatia, l’aiuto reciproco?
Attingendo alla psicologia, alla politica e alla spiritualità, l’attrice Gillian Anderson e la giornalista Jennifer Nadel hanno stilato una road map in nove punti, un percorso a tappe per rendere la nostra esistenza ricca di significato e affrontare le sfide emotive e spirituali che la vita inevitabilmente ci pone.
Perché mettere questi nove principi universali al centro della nostra esistenza è l’antidoto alla cultura dell’io prima di tutto, ci permette di essere più libere e felici, ci insegna a rimpiazzare le abitudini nocive con modalità di vita più positive, serene e gratificanti.
Intenso, concreto, WE è un manuale pratico rivolto a tutte coloro che vogliono vedere la propria vita e il mondo cambiare in meglio. Ma soprattutto è un entusiasmante appello per tutte le donne a unirsi e a fare davvero la differenza.
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A bocca chiusa non si vedono i pensieri
Ginny Moon è per molti versi una tipica quattordicenne: suona il flauto nell’orchestra della scuola, gioca a basket due volte alla settimana e studia le poesie di Robert Frost per la lezione di letteratura americana. C’è solo un piccolo particolare che la distingue dalle altre ragazzine della sua età: Ginny è autistica. E ciò che per lei è irrinunciabile – come iniziare ogni giornata con nove chicchi d’uva a colazione, per esempio, oppure cantare Michael Jackson, o prendersi cura della sua bambola ed elaborare in gran segreto piani di fuga – a qualcuno potrebbe sembrare un po’… strano. Per anni, dopo che l’hanno portata via alla madre naturale, tossica e violenta, è passata da una famiglia affidataria all’altra. Adesso però, finalmente ha trovato la sua Casa Per Sempre, un posto in cui si sente al sicuro, protetta, con genitori che le vogliono bene e si prendono cura di lei. È esattamente il tipo di famiglia che tutti i ragazzini nelle sue condizioni sognano… eppure lei ha altri progetti. Perché in quella vita perfetta manca qualcosa. Qualcosa di così importante che per riaverla è disposta a rubare, a mentire, ad approfittare della disponibilità di tutti quelli che le vogliono bene. Qualcosa per cui arriverebbe persino a farsi rapire.
Ellie Clivens
Lady Dreams
Ci si può innamorare del tenebroso protagonista di un libro? A volte sì, succede, con conseguenze del tutto inaspettate…
Scozia/Louisiana, 1812/1813 – Decisissima a sposare il possente pirata raffigurato sulla copertina di Oceani infuocati, da ben tre anni Lady Evelynn Carrington si è lanciata alla sua ricerca battendo a tappeto il porto di Londra, finché, una bella notte, l’aitante bucaniere non le viene recapitato dritto dritto a domicilio. Riconoscerlo è questione di un attimo, non altrettanto spingerlo a dichiararsi: Sua Altezza il principe Christopher Dariusovič Vorotynskij pare affetto da una deprecabile carenza di loquacità. Ma poco importa; certi sguardi contano più di mille parole, e quando lo schivo filibustiere partirà all’improvviso per una pericolosa missione, a Eve non resterà che seguirlo nascondendosi sul suo veliero. I problemi cominceranno nell’istante stesso in cui lui la scoverà…