Titolo: Memorie di Antichi Eventi Autore: Francesca Angelinelli Editore: Genesis Publishing Genere: Fantasy orientale Link acquisto: Genesis Publishing
Sinossi: Dèi e uomini, cielo e terra, eternità e istanti di vita vissuta, si intrecciano in un racconto che ci permette di assaporare la cultura giapponese, la sua tradizione mitica e i valori a essa legati. Il presente e il futuro sono connessi inesorabilmente al passato, il rancore può permanere nonostante il passare dei secoli e i conflitti originari riproporsi sotto nuove forme. Anche l’amore vero riesce a trascendere la temporalità della vita terrena per vivere e ripresentarsi dietro occhi diversi, ma riconoscibili per la medesima intensità di un tempo.
Chi mi segue avrà già sentito parlare di Francesca Angelinelli. Francesca è un’autrice che, con le sue dettagliate e avventurose storie, mi ha trascinata nel mondo magico ed enigmatico del fantasy orientale. I primi due lavori che ho letto e recensito (Haibane – Ali di cenereeChariza. Il soffio del vento) sono ambientati in un’epoca antica della cultura orientale, mentre con Memorie di Antichi Eventi facciamo un salto nei giorni nostri.
“La principessa Kushinada non sembrava una creatura terrena, ma un’ancella della divina Amaterasu, signora del Cielo. Susanoo, Kami della Piana del Mare, la guardò sorpreso e arretrò di un passo. Lui, che aveva sconfitto il drago di Koshi, Yamato no Orochi, un mostro dagli occhi di fuoco, con otto teste e otto zampe, sul cui dorso immenso crescevano perfino cedri e cipressi e dal cui ventre sgorgavano fiumi di sangue, si trovava all’improvviso in difficoltà di fronte a una fanciulla minuta, dai grandi occhi neri.”
In questo breve, ma intenso volume, la scrittrice trae ispirazione dai brani del Kojiki, il più antico libro di miti giapponesi e prende in considerazione la leggenda di Susanno, Kami della Piana del Mare, una divinità dal carattere burrascoso e violento. I capitoli si alternano con due ambientazioni differenti: a Izumo, prefettura di Shimane all’inizio dei tempi e a Yasugi, prefettura di Shimane ai giorni nostri. Nella prima ambientazione scopriamo la storia del Kami decaduto costretto a vivere tra gli umani per un torto fatto alla sorella Amaterasu, mentre nella seconda conosciamo Harai, un ispettore di polizia scontroso e dal carattere chiuso. L’autrice riesce a trascinare il lettore in una storia avventurosa e avvincente, piena di cultura, curiosità e di sentimento. Non si può non adorare il terribile e combattivo Susanno, il quale perde ogni influsso di cattiveria in compagnia della sua adorata Kushinada e non si può non provare simpatia per il burbero ispettore di polizia, il quale cerca di aiutare una ragazza e suo padre che sono tormentati dalla yakuza. I personaggi sono ben caratterizzati, personalmente ho adorato in particolar modo la storia di Susanoo, mi è piaciuto molto leggere il suo punto di vista, capire i suoi sentimenti e il suo turbamento per la morte della bella Kushinada. Lo stile di Francesca è come sempre fluido e descrittivo al punto giusto, in poche pagine è riuscita a creare una storia avvincente e con maestria e semplicità trascina il lettore nel mondo orientale antico e moderno.