Titolo: La magica terra di Slupp
Autore: Antonia Romagnoli
Editore: Self su Amazon
Genere: Fantasy Umoristico
Prezzo ebook: 1,99 euro
Prezzo cartaceo: (di prossima pubblicazione) 5,90 euro
Sinossi: Slupp è un luogo incantato: si produce buon vino, si mangia bene, si può usare la magia. Tutte queste meraviglie, però, rischiano di finire, se il Signore delle Tenebre L’Oscuro Signore riuscirà a prendere il potere e a conquistare il regno: intanto, ha già trasformato il re in un cappello, gettando la corte nel più totale scompiglio.
Solo una magica spada, da secoli usata come schiaccianoci, potrà sconfiggerlo. Peccato che si sia persa.
Ma a difesa di Slupp, ecco si erge un gruppo di eroi: sono gli squinternati apprendisti maghi (e aspiranti scrittori) della scuola di magia, arruolati a forza da una fata e dall’autrice in persona.
Saranno loro a partire alla ricerca della spada schiaccianoci, affrontando mille ostacoli e rocambolesche avventure.
Durante il loro viaggio incontreranno guai d’ogni tipo e persino i personaggi di famosi romanzi, capitati, per caso o per sventura, fuori dalle loro più note pagine.
La magia del fantasy si fonde con l’umorismo per creare una piccola, divertente storia in cui realtà e immaginazione perdono i loro confini.
La Terra di Slupp è un luogo magico dal clima mite e le coste sabbiose. Meno conosciuta è la scuola di magia che ha sede nella capitale, Falconia, e qui ci sono giovani promettenti Eletti dal Dono che apprendono l’arte del plasmare gli elementi. Ci sono una dozzina di maghi, ciascuno dei quali si contraddistingue per capacità diverse. La storia si incentra sulla spada chiamata Albin Taran Bilah Comah Geran Katalbabes, che ha un gran potere, ma non si sa precisamente quale e il nostro gruppo di apprendisti maghi parte alla sua ricerca prima che cada nelle mani sbagliate.
Lettura simpatica, frizzante e sopratutto colma di ironia.
E’ a tutti gli effetti un fantasy classico per i personaggi e l’ambientazione, ma messo in chiave umoristica. Ho trovato molto simpatico i riferimenti ad altre opere fantasy come Harry Potter, Il Signore degli Anelli, il Ciclo Arturiano… e da questo si nota l’autoironia della storia stessa.
«È Silente…» sussurrò Fator a Fradan.
«No, credo che sia Gandalf» rospose Morlok.
«Schiocchi: è Taliesin» fece Edluc e tutto lo fissarono senza capire.
«Merlino!» tradusse per tutti Elbys, che era esperto del ciclo arturiano quanto l’amico.
«AAA» risposero gli altri con sollievo.
«Tacete, sfrontati!» tuono il vegliardo. «Sono Agrul Gilk Asterix del casato Babes! Siamo nella Terra di Slupp, non in un romanzo serio e voi siete degli sciocchi massificati dai media!»
Personalmente avrei voluto leggere di personaggi un pò più caratterizzati, ma questo non toglie che ho trovato la storia fresca e divertente con una chiave di lettura molto interessante.
La trama prende in giro i clichè del tema fantasy: la love story, la scena drammatica, la battaglia finale… tutti ingredienti che sono alla base di questo genere e che la scrittrice, con grande maestria, cambia le carte in tavola immergendo il lettore in una lettura umoristica e intelligente.