La ragazza nella torre – La notte dell’inverno 2
Katherine Arden
Orfana e sola, costretta ad abbandonare il suo villaggio, Vasja dovrà rassegnarsi a trascorrere la vita in un convento o a permettere alla sorella maggiore di darla in sposa a un principe moscovita. Entrambe le strade la condannano a una vita in una torre, tagliata fuori dal vasto mondo che invece desidera esplorare. Così sceglie una terza via: travestendosi da ragazzo cavalca attraverso il bosco per sfuggire a un destino che altri hanno scritto per lei. A Mosca, intanto, la corte imperiale è scossa da lotte di potere e tumulti. Nelle campagne alcuni banditi razziano i campi, bruciano i villaggi e rapiscono le fanciulle. Dopo essere partiti per sconfiggere i briganti, il Gran principe e i suoi boiardi si imbattono in un giovane uomo in groppa a un magnifico destriero. Solo Sasa, un monaco guerriero, capisce che il “ragazzo” altri non è che sua sorella, creduta morta dopo la fuga dal suo villaggio in seguito all’accusa di stregoneria. Ma quando Vasja dà prova del suo valore in battaglia, cavalcando con una destrezza eccezionale e con un’inspiegabile forza, Sasa realizza che dovrà a tutti i costi mantenere il segreto della sua vera identità, per salvare la vita dell’unica persona in grado di fronteggiare le forze oscure che minacciano di distruggere l’impero…
Una figura umana apparve sull’uscio. Il cavallo aguzzò le orecchie; la ragazza si irrigidì nervosamente.
-Vieni dentro, Vasja- disse l’uomo. -Fa freddo.-
Rieccomi a parlare del secondo volume della serie La notte dell’Inverno – La ragazza nella torre di Arden.
Come sapete ho amato il primo volume L’orso e l’usignolo e non vedevo l’ora di immergermi nella lettura di questo secondo capitolo.
La ragazza nella torre inizia esattamente da dove finisce l’Orso e l’usignolo. Vasja parte alla scoperta del mondo, è uno spirito libero, che vuole viaggiare e mettersi alla prova. Il destino di una ragazza che vive in una Russia medievale è quello o di sposarsi o di passare il resto della vita in convento, ma la nostra protagonista non vuole sottostare a queste imposizioni dettate da una società maschilista.
Vasja è un personaggio forte e determinato, che però non è privo di fragilità e ingenuità.
L’autrice riesce a caratterizzare i personaggi alla perfezione, anche quelli che non approfondisce particolarmente. Lo stile scorrevole ha il potere di immergere il lettore nell’ambientazione magica della tundra russa.
Nel primo volume della serie si accenna a una situazione politica interessante che viene approfondita in questo secondo capitolo. Il lettore incontra di nuovo Sasa, il fratello maggiore di Vasja, diventato un monaco guerriero. Sasa ha un grande ruolo nella storia perché non solo è il cugino del Gran Principe, ma è anche suo amico e confidente.
Per la prima metà del libro ho trovato molto interessanti le parti con Sasa, un personaggio positivo, coraggioso, dedito alla retta via, e che non manca di spirito politico e di furbizia. Mentre ho trovato l’inizio del viaggio di Vasja un po’ lento, a tratti noioso, ma tutto servirà alla protagonista per prepararsi a quello che le aspetta alla fine della storia. La seconda parte del libro ha un ritmo molto più incalzante e dinamico.
In questo volume Vasja si sentirà sempre più vicina al signore dell’inverno, Morozko e tra loro si instaurerà un rapporto più profondo che spero possa essere approfondito maggiormente nel terzo volume.
Tirando le somme, anche se il secondo volume di questa trilogia l’ho trovato un po’ più lento, mi ha conquistata fino alla fine.
Nel libro La ragazza nella torre aspettatevi azione, magia, intrighi politici, sentimento, coraggio e tanta, tanta voglia di essere liberi.