Il destino di Core, giovane dea, è già stato scritto: regnerà sulla natura, assicurando terreno fertile e raccolti abbondanti. E, soprattutto, non si innamorerà mai, rimanendo casta per sempre. È ciò che sua madre, Demetra, ha deciso per lei e che Core ha sempre creduto di desiderare. Ma il fato è imprevedibile, anche per una divinità dell’Olimpo. Durante una passeggiata tra i campi ai piedi dell’Etna, Core viene rapita: Ade, il sovrano degli Inferi ha scelto proprio lei come sua regina. Improvvisamente, la giovane dea si trova sola in un mondo tenebroso e sconosciuto, popolato da anime defunte e divinità mostruose: gli Inferi sono la sua nuova casa, e Persefone il suo nuovo nome. Fuggire, il suo unico obiettivo. Ma gli opposti esistono solo nella nostra mente, o almeno è ciò di cui vuole convincerla l’oscuro signore degli Inferi. Nel regno della morte, le certezze di Core, dea della vita e della fertilità, cominciano a vacillare. Tocca soltanto a lei, ora, scrivere il proprio destino e scegliere: a quale mondo appartiene davvero? Persefone è una protagonista senza tempo, alla ricerca, come tutti noi, della propria voce, in un viaggio nelle profondità degli Inferi e dell’animo umano.
La storia di Ade e Persefone è un mito che fin da quando si studia conquista particolarmente, sarà per il contrasto vita/morte, per le oscure ambientazioni dell’Oltretomba o per gli opposti che rappresentano i due protagonisti. L’autore Daniele Coluzzi, nel suo romanzo, racconta la storia dal punto di vista di Persefone rimanendo fedele al mito.
Il lettore si sente subito coinvolto dalla dolce Core, la quale vive sotto una campana di vetro per le eccessive premure di sua madre. Core sa qual è il suo destino, glielo ripete sempre Demetra: regnare sulla natura e non conoscere mai l’amore, rimanendo sempre casta. Le cose cambiano quando Ade, la divinità che viene derisa e allontanata da tutti, rapisce Core portandola nel suo regno.
Coluzzi non fa una rivisitazione moderna del mito, ma lo racconta in modo introspettivo e con uno stile scorrevole, capace di rendere vivide le ambientazioni e le atmosfere.
Persefone fa un vero e proprio viaggio alla scoperta di se stessa, parte da “bambina” che crede di conoscere il mondo, e sarà proprio la sua sensibilità e il suo buon cuore a guidarla in un percorso tortuoso per arrivare a una sua consapevolezza e alla libertà di decidere da sola la sua vita.
Ho adorato anche la rappresentazione del re dell’Oltretomba, la divinità emarginata da tutti perché sovrano di un regno non considerato degno dagli altri dei. Ade appare crudele, egoista, ma anche sensibile e ben consapevole del suo ruolo e del destino degli umani, ed è proprio quello che vuole insegnare a Core.
La maggior parte del romanzo è ambientato nell’Oltretomba e nel libro vi è presente anche una cartina dove il lettore può orientarsi nei vari spostamenti dei personaggi.
Ma a parte questo, la vera star del romanzo è Tisifone, una delle tre Erinni. L’autore descrive queste figure grottesche, ma anche enigmatiche, e ho adorato la frizzante e sensibile Tisifone che prova fin da subito a instaurare un rapporto di complicità con Persefone, insomma vorrei essere la sua migliore amica!
Un vero e proprio romanzo di formazione adatto per i ragazzi, ma anche per quelli, come me, che portano nel cuore la bellezza di questo mito e hanno voglia di riviverlo attraverso gli occhi della dolce Persefone.
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