Siamo arrivati alla seconda intervista criccosa.
Questa volta ho avuto il piacere di intervistare la Caracò editore, casa editrice nata nel 2011, ed è contro l’editoria a pagamento.
Accettano manoscritti tramite invio e.mail (manoscritti@caraco.it) con in allegato una presentazione di 20 righe e i tempi di valutazione si aggirano ai 6 mesi.
Detto questo vi lascio all’intervista, alla quale ha gentilmente partecipato Alessandro Pecoraro che è l’addetto stampa e responsabile di ebook, marketing e comunicazione online della Caracò Editore.
Chi è Caracò?
Una casa editrice indipendente nata nel 2011 con l’obiettivo di realizzare libri focalizzando l’attenzione su due filoni principali: l’impegno civile e la narrativa di qualità. Puntiamo a creare qualcosa di profondamente antico come un libro, ma a farlo in maniera nuova, moderna e libera. Sfruttiamo al massimo le potenzialità offerte dalla rete e apriamo le nostre porte a progetti interessati che tendono a trasformare il libro in qualcosa di diverso, aprendo l’editoria alla collaborazione con altre realtà. Dagli studenti delle scuole agli appassionati di teatro; dagli utenti di enti pubblici e privati ad associazioni e imprese, sino agli amanti della rete e ai frequentatori dei social network. Un lavoro nato due anni fa e che, grazie all’intuito di Mario Gelardi – nostro direttore editoriale e conosciuto ai più come uno dei massimi esponenti del teatro d’impegno civile in Italia – in due anni ci ha regalato immense soddisfazioni: 25 titoli pubblicati, tanti esordienti e altrettanti nomi importanti che hanno deciso di pubblicare per Caracò, tra i quali Michela Murgia, Francesco Abate, Salvatore Borsellino, Pif, Gianluigi Nuzzi, Cristina Zagaria e molti altri.
Nel contratto editoriale cosa è previsto?
I contratti variano a seconda dei titoli, antologie con autori vari e libri singoli non possono essere considerati allo stesso modo, così come titoli legati a progetti culturali o quelli in cui parte dei proventi è destinata ad enti o associazioni. In linea di massima al momento della firma del contratto chiediamo ai nostri autori un vincolo di almeno 24 mesi ed i diritti per tutte le forme di pubblicazione (digitale e cartaceo), spesso inoltre tratteniamo anche i diritti per la distribuzione all’estero. I diritti d’autore (il cui pagamento avviene annualmente) sono in media con quelli degli altri editori.
Pubblicate con contributo?
Assolutamente no! La pubblicazione con contributo – o per meglio dire l’editoria a pagamento – è una pratica che rifiutiamo nettamente. Ogni libro che pubblichiamo è un investimento con un rischio d’impresa. Ed è proprio il rischio a farci puntare su titoli ed autori che riteniamo di qualità. Crediamo che l’editoria a pagamento svilisca il senso stesso dell’editoria. A cosa serve l’editore se non è disposto ad investire sul libro che sta pubblicando? A quel punto, consigliamo agli aspiranti scrittori di auto prodursi o di investire negli ebook.
Dove è possibile trovare i vostri libri?
I nostri libri sono disponibili sul nostro sito web www.caraco.it/shop sia in formato cartaceo che digitale. Nel caso di acquisto online la spedizione è sempre gratuita. Per quanto riguarda le librerie, siamo distribuiti in Sardegna, Piemonte, Val D’Aosta, Liguria, Lazio, Umbria e Toscana. Speriamo presto di ampliare la nostra rete alle altre regioni, siamo infatti alla ricerca di distributori medio piccoli con i quali instaurare un rapporto costruttivo e di fiducia reciproca. Nelle regioni in cui non siamo presenti con una rete abbiamo dei POP (Point of presence) creati in collaborazione con alcune librerie amiche. Gli ebook sono invece disponibili in tutti gli store (Itunes, Amazon, Ultimabooks, ecc.)
Qual è la vostra politica per la promozione dei libri e degli autori?
Oltre all’invio di comunicati stampa e alle classiche presentazioni in libreria o alle fiere del libro, per la nostra promozione puntiamo tutto sul web. Insieme al sito internet (www.caraco.it) utilizziamo frequentemente anche i profili Facebook (http://facebook.com/caracoeditore) e Twitter (http://twitter.com/caracoeditore), in alcuni casi creiamo mini siti ad hoc e campagne pubblicitarie online.
Pubblicate entrambi i formati o tendete di più per la versione cartacea o digitale?
Pubblichiamo in entrambi i formati indistintamente. Non abbiamo preferenze: il libro di carta è sempre il libro di carta ma l’ebook è l’ebook. Ogni mezzo ha i suoi pregi ed i suoi difetti. I pregi del libro di carta li conosciamo tutti, ma a nostro parere è davvero insostenibile il mercato dell’editoria cartacea, sono troppe le difficoltà da affrontare, soprattutto in un settore in cui i big dell’editoria hanno acquistato le due maggiori catene di distribuzione, creando, di fatto, un controllo capillare del mercato che mette all’angolo i piccoli e medi editori. La distribuzione dell’ebook, al contrario, è democratica. Negozi come Itunes o Amazon non fanno distinzioni, a noi è capitato spesso di essere inseriti nelle homepage di questi siti e vedere i nostri libri proposti tramite newsletter ad un pubblico vastissimo. L’ebook inoltre è fondamentale per testare i gusti dei lettori e capire su quali autori puntare in futuro, motivo per il quale abbiamo deciso di realizzare una collana dedicata solo ed esclusivamente all’ebook. Non per ultimo l’ebook ci permette di vendere gratuitamente libri legati a progetti importanti, come ad esempio “Duecentovencinquegiorni” scritto dai ragazzi dell’istituto penitenziario minorile di Nisida o “Premio Gruppo dello Zuccherificio 2013” contenente le inchieste vincitrici dell’omonimo premio dedicato al giornalismo d’inchiesta. Ovviamente c’è anche un aspetto negativo: l’ebook per l’Unione Europea è considerato un servizio digitale e l’Iva è del 22%.
Progetti futuri?
Abbiamo in cantiere numerosi progetti, il più importante è “Su al nord – giovani in scena contro le mafie”, un’iniziativa di crowdfunding con un testimonal d’eccezione quale il giornalista Giovanni Tizian per sostienere il debutto dei ragazzi del Nuovo Teatro Sanità di Napoli a Politicamente Scorretto, rassegna curata da Carlo Lucarelli a Casalecchio di Reno. Dal punto di vista editoriale, invece, abbiamo in programma la pubblicazione di nuovi titoli tra i quali “La neve a Gaza” di Vincenzo Soddu, un racconto di grande valore etico che racconta tramite la storia di Karim Qassam, maturo palestinese giunto a Cagliari trent’anni prima su un barcone di profughi, le difficoltà del popolo palestinese.
Per chi non l’avesse letto inserisco il post di consigli per gli aspiranti scrittori che si cimentano, per la prima volta, nell’invio dell’opera La scelta della casa editrice!