L’undicesima ora
Giovanni Ricciardi
Collana Darkside
Roma, di nuovo, lo scenario in cui si snoda una vicenda destinata a svilupparsi con ritmo avvincente e grandi momenti di
suspense a partire dalle circostanze del tragico e inaspettato crollo di una villetta. Dentro la casa, infatti, ha trovato la morte lo stesso architetto che l’aveva progettata. Il commissario Ponzetti, chiamato sul luogo della disgrazia, capisce da alcuni dettagli che le cose sono più complesse di quello che sembrano. E scavando nella storia recente della vittima scoprirà molti dettagli che lo indurranno a seguire un’intricata pista amorosa, varcando i confini italiani per risolvere il suo caso.
I nostri fratelli feriti
Joseph Andras
Collana Strade
Algeri, 1956. Fernand Iveton, operaio francese nato in Algeria, progetta un attentato contro la fabbrica dove lavora. L’attentato non deve provocare morti: militante comunista favorevole all’indipendenza algerina, Iveton non è d’accordo con gli attentati terroristici del FLN che, a cominciare da quel settembre, mietono vittime innocenti. Denunciato da un capomastro, Fernand viene arrestato prima che la bomba artigianale possa scoppiare. Il verdetto è quello invocato dalla maggioranza dell’opinione pubblica: la ghigliottina. Respinto anche il ricorso in Cassazione, a Fernand non rimane altro che sperare nella grazia del
presidente della Repubblica. Trascorre tre mesi in prigione, credendo fermamente che sarà graziato, poiché non ha
ucciso nessuno, ma il governo (presidente René Coty, ministro della Giustizia François Mitterrand) rifiuta la grazia. Iveton viene ghigliottinato con due detenuti arabi nel febbraio 1957.
Le cifre della trascendenza
Karl Jaspers
Collana Campo dei fiori
In questo testo vengono presentate le ultime otto lezioni che Jaspers tenne all’università, qualche anno prima di morire. Questi saggi rappresentano l’esito ultimo del suo pensiero, ma senza le asperità tipiche delle trattazioni filosofiche accademiche. Viene lasciato spazio al divulgatore, al maestro interessato ad affrontare il tema che da sempre ha animato la sua filosofia: la trascendenza. Da qui Jaspers articola i temi fondamentali alla filosofia dell’esistenza. Abbandonando la dimensione metafisica in favore di un radicamento nell’immanenza dell’esistenza umana, Jaspers riscopre la trascendenza come esperienza del limite, del naufragio: un passaggio fondamentale per la filosofia novecentesca.
L’età dell’oro
Gore Vidal
Collana Le strade
Nell’Età dell’oro Gore Vidal narra gli avvenimenti di un periodo cruciale della politica statunitense, dalla Seconda Guerra Mondiale alla Guerra di Corea. Nella ricostruzione storica, in cui sfilano i personaggi chiave dellasocietà americana, Vidal riesce a tenere sempre alta la tensione. Un romanzo di ampio respiro, che narra gli amori e gli odi, le fortune e le disgrazie dei personaggi: l’idealista Caroline Sanford, ex-attrice e giornalista; Peter Sanford, intellettuale radical; Tim Farrell, regista tormentato ma fondamentalmente “integrato”. Vidal procede nel suo intento di “smitizzare” eventi e personaggi fondamentali
della storia mondiale: in questo caso al centro del mirino ci sono Roosevelt (considerato corresponsabile dell’attacco a Pearl Harbour) e Truman.
Uomo e donna
Wilkie Collins
Collana Le strade
Anne Silvester, giovane e raffinata, è accolta come istitutrice presso la famiglia di Lady Lundie, amica d’infanzia della sua sfortunata madre, e diviene inseparabile dalla figlia di lei, Blanche. Quando il nobile Geoffrey Delamayn, aitante sportivo da tutti idolatrato per le sue doti atletiche ma privo di cervello, la seduce compromettendone la reputazione, Anne, pur non amandolo, è costretta a cercare di salvare il proprio onore progettando un matrimonio segreto. Ma siamo in Scozia, e qui le leggi sul matrimonio sono così ambigue e inconsistenti che finisce con l’essere accusata di aver sposato Arnold, il fidanzato della sua cara amica Blanche. Dopo una serie di colpi di scena, la verità verrà ristabilita, ma per Anne si rivelerà la peggiore delle condanne: Geoffrey, infatti, minato nel fisico e nello spirito dal troppo allenamento sportivo, decide di tenerla segregata in casa finché non avrà trovato il modo di ucciderla per essere libero di sposare una ricca ereditiera…
Il giorno in cui lo zio Pedro muore, Roque, dodici anni, indossa le sue scarpe su richiesta della zia, per ammorbidirle un po’ in modo che, nel suo viaggio nell’aldilà, l’uomo possa stare più comodo. Così Roque esce di casa per fare una passeggiata: non tornerà più. Camminerà per quarant’anni, senza meta, in una lunghissima fuga costellata di scoperte e riflessioni. I compagni di viaggio saranno i più svariati: c’è Umberto, prete epilettico parricida; ci sono Los Espectros, un gruppo di musicisti itineranti che lo ingaggia come ballerino; c’è Marcos Vryzas, un bohémien alcolizzato che lo introduce alla vita dissoluta della capitale; c’è Natalia, una bambina dall’intelligenza eccezionale che si innamora di lui e lo tenta col suo fascino ammaliatore. E poi ci sono le centinaia di morti che Roque troverà lungo il suo cammino: tolte quelle dello zio, indosserà le loro scarpe, che gli indicheranno la via. Sullo sfondo, quarant’anni di storia dell’Argentina, paese così lontano eppure così vicino che non ha mai smesso di esercitare il suo grande fascino.
Delitto al Luna Park
Léo Malet
Collana Darkside
Questa volta siamo a la Nation, nel XII arrondissement, che fu teatro importante della Rivoluzione. Nestor Burma è alla Gare de Lyon ad attendere il ritorno di Hélène da Cannes, ma dal treno la segretaria non scende. Eccolo allora vagare per Parigi e trovarsi per caso in un Luna Park. Seguendo le gambe di una bella ragazza, sale sull’ottovolante, dove viene aggredito da un passeggero alle sue spalle: in un attimo il malcapitato viene scaraventato giù dalla giostra e muore. Poco dopo Burma scopre che l’anno prima una ragazza è precipitata giù dalla stessa giostra… Coincidenze?
Frimbo, il più famoso medium di Harlem, è stato ucciso nel suo studio. Quando il dottor Archer e l’investigatore Perry Dart arrivano sulla scena del delitto, nella sala d’aspetto trovano sette clienti, tutti potenziali colpevoli. Durante le prime indagini i sospetti cadono su Jink Jenkins: era lui l’unica persona presente nello studio al momento dell’omicidio, è suo il fazzoletto trovato nella gola del morto e una sua impronta digitale viene scoperta sul manico della mazza usata per stordire la vittima. Ma mentre le indagini procedono il corpo scompare e i moventi dilagano: forse è stato ucciso per vendicare il fratello di Hicks, che si è ammazzato in seguito a una maledizione che Frimbo gli ha lanciato, o forse il suo
omicidio è da imputare alla malavita di Harlem, che non vedeva di buon occhio le continue vincite di Frimbo alla lotteria. Chiunque quella sera sia entrato in contatto con la vittima potrebbe ragionevolmente essere l’assassino. Finché dal regno dei morti non ritorna Frimbo, in carne e ossa…
4 giugno 1944. Una donna si getta dal decimo piano di un caseggiato popolare. È la portiera del palazzo che, fedele al regime
fascista, con le sue denunce ha provocato la condanna a morte di alcuni giovani partigiani. Settant’anni dopo, il nipote della donna, un uomo superficiale e indolente che ha ereditato il ruolo di portiere nel medesimo stabile, è all’ossessiva ricerca dei parenti di coloro che considera i responsabili del suicidio. Sotto al suo sguardo morboso, si dipanano le vite dei condomini: un giornalista colpito da una malattia degenerativa e suo figlio; un’anziana donna, considerata matta, che cela nella sua follia un terribile passato; un uomo che è al contempo spacciatore spregiudicato e padre premuroso; una bambina enigmatica e solitaria; un uomo indifferente all’imminente morte del genitore. Il portiere osserva e si nutre dei tormenti di questa umanità disgregata, troppo spesso incapace di compassione, e quello che prova non è che sprezzante distacco: nel suo cuore, arido, c’è posto
solo per il rancore.
Maurizio, quarant’anni e passa, è un uomo fondamentalmente sano, amante del buon cibo e delle belle donne. Cuoco sopraffino, ha alle spalle una famiglia normale e allegra, ma, convinto dalla moglie che lo ritiene un pazzo, finirà per andare in cura dal Dott. Grabski, per anni. Il dottore, psi- canalista freudiano, poi lacaniano, poi junghiano, a seconda del momento e dell’estro, coinvolgerà il protagonista in un’improbabile cura psicanalitica facendo passare il paziente per tutte le fasi di un ipotetico percorso di guarigione e usando le tecniche più svariate, fino ai giochi con la sabbia e la drammatizzazione di scene familiari con i pupazzetti. Metodi ortodossi e meno ortodossi si alterneranno in sedute al limite del cialtronesco nello stravolgimento di tappe fondamentali se- condo i manuali medici come la forclusione del nome del padre, il complesso di Edipo o il viaggio dell’eroe, visti qui in chiave decisamente comica. Maurizio, sotto la guida di Grabski, si ammalerà, litigherà con tutti, compresi i suoi parenti, perderà il lavoro, i soldi, e divorzierà. Ma alla fine pren- derà finalmente coscienza delle sue inclinazioni e delle sue vere passioni che inizierà a seguire per una nuova vita all’insegna del benessere. Libro più che brillante, pieno di dialoghi irresistibili tra il protagonista e il dottore, Il grande Grabski è la parodia di ogni cura che travalichi il buon senso e il desiderio di un’esistenza semplice fatta di curiosità e voglia di stare al mondo. Feng shui, tao, yoga e altre discipline alternative sono prese di mira dall’autore, capace di trasformare in materia comica qualsiasi argomento riguardante la cura del fisico e della mente.