Presentati.
All’età di tredici anni Tranquilli Maria Donata partecipa al suo primo concorso letterario con la poesia: “Quartiere di periferia” aggiudicandosi un ottimo piazzamento e la pubblicazione dell’opera. All’età di ventuno anni pubblica il suo primo romanzo ottenendo un discreto successo nella città natale.
Dopo gli studi, Tranquilli decide di pubblicare con lo pseudonimo Cassandra GREEN il suo secondo romanzo: I Figli Dell’Ombra. Un thriller/noir che riscuote subito un grande successo vendendo più di 2000 copie in poche settimane.
Attualmente gestisce un blog: Passione Libro e un gruppo su Facebook dove aiuta autori esordienti a promuoversi. Nel tempo libero, quando non è impegnata a passeggiare con i suoi amati cani, viaggia on the road per il mondo.
Come è nata la passione per la scrittura?
Un po’ per caso. Ho incominciato ad inventare storie da bambina, poi crescendo ho sentito il bisogno di metterle su carta. L’idea di intraprendere questa strada mi è venuta a ventuno anni. Una persona di cui mi fido mi disse di non mollare, e io l’ho ascoltata.
Qual è il tuo stile?
Semplice e diretto. Penso che lo scopo di un buon scrittore sia di essere alla portata di tutti e non solo di chi ha un certo grado di istruzione.
Il genere letterario che preferisci di più?
Fantasy, fantascienza. Però onestamente amo leggere i libri belli, il genere a cui appartengono non mi importa.
Quale genere letterario non ti piace?
Erotici e romantici.
Come nascono le tue storie?
Dipende, ogni libro ha la sua storia dentro la storia.
La Terza Galassia – Jess Jefferson l’ho scritto che avevano poco più di 20. È il primo romanzo che ho scritto in vita mia. L’ispirazione mi venne dalla 2° trilogia di Star Wars, infatti ci sono dei piccoli riferimenti sparsi qua e la.
In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
In tutti. Protagonisti, antagonisti e comparse. Soffrire con loro mi aiuta a descrivere meglio le loro emozioni, a renderli veri.
Come è nata la tua ultima opera?
La mia ultima opera è I Figli Dell’Ombra. Un thriller/ noir che ho pubblicato a Febbraio 2016 e che mi ha dato molte soddisfazioni. Io non sono una persona che segue gli schemi, non pubblico i libri nell’ordine in cui li ho scritti.
Stai lavorando a qualche altro libro?
Si ad un thriller. Ho scritto la prima metà quindi per ora preferisco non dire molto se non che sarà ricco di colpi di scena.
Il tuo sogno?
Il mio sogno è di vincere alla lotteria così avrei i soldi per girare il mondo.
Contatti: https://www.facebook.com/ifiglidellombra/?ref=bookmarks
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Presentati.
Melania Mieli è lo pseudonimo che utilizzo per pubblicare i miei romanzi. La decisione di tenere segreta la mia identità deriva dalla incompatibilità che percepisco tra la mia vita personale e il desiderio di essere sincera nella scrittura. A Dicembre 2015 è uscito per la casa editrice Lettere Animate il romanzo di genere erotico “Il Tredicesimo Periodo”. Ho aperto un blog e da quella esperienza è nato un nuovo romanzo intitolato “Il Piano dei Conti” la cui pubblicazione è prevista per la fine del 2016 a cura della casa editrice Milena Edizioni.
Come è nata la passione per la scrittura?
La passione è nata giocando a fare la scrittrice. Negli anni del liceo ho scritto orrendi gialli e patetiche storie d’amore, esperienze insignificanti da un punto di vista letterario ma che mi hanno dato la consapevolezza che “disciplinare” alcune emozioni con un mezzo razionale come la scrittura mi faceva stare bene. Per molti anni ho scritto per imparare a scrivere. Elaboravo schede di personaggi e trame ma a ogni tentativo, a seconda dell’umore, concludevo che i risultati erano o fallimenti o banalità.
Fino a maggio del 2015 ero piuttosto convinta di confinare la passione per la scrittura a mero uso privato. Poi c’è stato un avvenimento importante nella mia vita che ha rimesso in discussione molte mie convinzioni. Ho scelto di dare dignità e importanza a ogni parte di me. Ho preso coraggio e proposto ad alcune case editrici “Il Tredicesimo Periodo”.
Qual è il tuo stile?
La dualità fa parte anche del mio stile di scrittura. Non sono un -citando il film “Vanilla Sky” di Crowe- “rimanda-piaceri”, quando ho l’ispirazione ho bisogno di scrivere immediatamente l’ossatura del romanzo. In questa fase seguo la dottrina e tecnica della prosa moderna articolata in 30 punti proposta da Kerouac, in particolare il punto 28: “Componi in modo scatenato, indisciplinato, puro, procedendo dal basso, più folle è meglio è”. Terminata la prima stesura, inizio la seconda fase di revisione. È un momento al quale dedico la massima attenzione e che può impiegare anche il triplo del tempo dedicato alla fase precedente.
Il genere letterario che preferisci di più?
Sono una lettrice onnivora al 98%. Quando mi trovo dalla parte di chi sceglie se acquistare o meno un libro mi baso su criteri differenti dal genere.
Quale genere letterario non ti piace?
Non ci sono generi letterari che escludo a priori. Di solito non leggo libri horror, non perché non mi piacciano ma per il motivo che non mi piace essere spaventata, cerco altre emozioni dalla lettura.
Come nascono le tue storie?
Fino a questo momento, sono nati prima i personaggi e poi l’arco narrativo. Canali privilegiati di ispirazione per disegnare i caratteri e i tratti fisici dei miei personaggi sono: il cinema, la televisione, la fotografia, i social network, la letteratura e le mie esperienze di vita.
In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Fantastico di essere i miei personaggi, più come esercizio di recitazione piuttosto che evasione. I miei personaggi non sono dei “vorrei ma non posso”; sono frutto della mia immaginazione, certo, ma solo nel senso che sono stata io ad assegnargli la forma e il contenuto e a usare le mie esperienze di vita per alimentare l’invenzione letteraria. Non utilizzo la scrittura come strumento per raccontare i fatti miei e trovo piuttosto limitante questa moda contemporanea che consiste nel cercare sempre qualcosa dell’autore in una sua opera.
Come è nata la tua ultima opera?
Il Tredicesimo Periodo è un progetto che tra alti e bassi fa parte della mia vita dal 2003. La visione del film di Bertolucci, The Dreamers, e soprattutto l’interpretazione di Eva Green ha acceso qualcosa in me e ha profondamente suggerito i tratti distintivi del carattere di Estelle. Ho preparato e affinato una scheda personaggio che è rimasta chiusa in un cassetto virtuale per anni, più di cinque. La trama è maturata tempo dopo, grazie a numerose influenze: il romanzo fantasy di Jacqueline Carey, Il Dardo e la Rosa, mi ha fatto capire che “inventariare” le modalità con cui rappresentare il desiderio, seppur semplicistico, segna un sentiero agevole dal quale partire per trovare la propria strada; una puntata di Annozero (programma di approfondimento presentato dal giornalista Santoro) mi ha fatto conoscere gli effetti fiscali positivi della legalizzazione della prostituzione; i numerosi workshops sul tema della sessualità che ho frequentato mi hanno permesso di conoscere l’ambiente BDSM della mia città e i meccanismi che vi si celano dietro. Nel 2010 ho iniziato la prima stesura il romanzo, a fine 2015 ho scritto la parola “fine”.
Stai lavorando a qualche altro libro?
Sto scrivendo un altro libro ma dubito – in questo momento – che lo pubblicherò.
Il tuo sogno?
Partecipare attivamente nel breve periodo a una rivoluzione femminista. Partendo dalla televisione e arrivando ai cattivi esempi della politica, penso che la figura della donna sia uscita svilita da questi ultimi 25 anni di storia, soprattutto italiana. Non vedo oggi una maggiore consapevolezza di prima, anzi percepisco molta più dipendenza da convenzioni sociali imperanti e nello stesso tempo una decadenza totale della sessualità. Sento che i tempi sono maturi per una nuova fase che permetta alle donne di reagire con strumenti all’avanguardia alle ingiustizie di cui sono quotidianamente vittime.
Contatti:
melania.mieli@gmail.com
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Contatti: Pagina Facebook Flavia Cantini Filmaker e Scrittrice
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Ciao, mi chiamo Alessandra Toti, sono nata a Sarnico, in provincia di Bergamo, il 26 giugno 1988. Scrivo dalla più tenera età e quando ho concluso le scuole superiori ho deciso di gettarmi con anima e testa per produrre piccole saghe di romanzi.
Come è nata la passione per la scrittura?
Leggendo romanzi fantasy di altri autori, soprattutto gli urban ed i young adult, il mio genere preferito. Seguendo le vicende di alcuni personaggi, ho desiderato anch’io poterne inventare di nuovi e speciali da mettere in un contesto e manovrare le loro vite a mio piacimento.
Qual è il tuo stile?
Solitamente osservo fatti reali che accadono attorno a me, negativi o positivi che siano, ed applicando la mia fantasia li plasmo a mio piacimento. Definisco il mio stile “Cheshire Khan”, citando il mio soprannome Stregatta Khan 😀
Il genere letterario che preferisci di più?
Come già detto i fantasy young adult ed urban fantasy.
Quale genere letterario non ti piace?
I saggi storici e scientifici, per quanto abbiano una certa rilevanza nella nostra esistenza, li ritengo troppo noiosi.
Come nascono le tue storie?
Semplicemente sono sempre stata dotata di una spiccata fantasia.
In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Sempre, è il modo migliore che conosco per riuscire a manovrare le loro azioni e forgiarne le vicende.
Come è nata la tua ultima opera?
Ho conosciuto alcune persone che hanno segnato la mia esistenza, sia positivamente che negativamente, e tutto ciò mi ha spinto a raccontare alcune vicende con la mia dote di trasformarle in storie di fantasia e magia.
Stai lavorando a qualche altro libro?
Sì, a dir la verità sto cercando di concludere gli ultimi volumi delle mie tre saghe, poi ho alcune storie a sé da fare, probabilmente saranno libri singoli.
Il tuo sogno?
Mi piacerebbe che i miei libri venissero conosciuti anche in capo al mondo e… chissà, magari vedere delle trasposizioni cinematografiche sarebbe bello.
Contatti:
Facebook: https://www.facebook.com/
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