Fin da piccoli, Patricia Delfine e Laurence Armstead hanno avuto visioni del mondo diverse e spesso opposte. Patricia sapeva parlare agli animali e trasformarsi in un uccello. Laurence è stato capace di costruire un supercomputer e una macchina del tempo (in grado però di muoversi solo di due secondi nel futuro). Nell’attraversare quell’incubo infinito che è la scuola media sono diventati alleati, per quanto un po’ diffidenti; almeno fino all’intervento di un misterioso consulente scolastico con un piano segreto… Mai avrebbero immaginato di ritrovarsi. Ma dieci anni dopo, ormai adulti, si incontrano di nuovo. Patricia si è laureata a Eltisley Labirinto, l’accademia segreta per chi ha poteri magici, mentre Laurence è un prodigio dell’ingegneria impegnato a cercare di salvare il pianeta. Trascinati sui fronti opposti di una guerra tra scienza e magia, Laurence e Patricia sono costretti a schierarsi, prendendo una decisione da cui dipendono il destino del pianeta e dell’umanità.
Una storia che intreccia elementi fantastici con la fantascienza!
Patricia e Laurence sono due ragazzini tanto diversi tra loro eppure, nella loro diversità, vivono delle situazioni in comune come il bullismo a scuola e un pessimo rapporto con i genitori. Saranno proprio questi eventi a farli avvicinare. Due anime solitarie e ferite, una collegata alla magia della natura, l’altra alla scienza.
Non sono una grande amante della fantascienza, eppure mi ha incuriosito questa trama per la presenza degli elementi fantastici.
Tutti gli uccelli nel cielo è un libro che possiamo dividere in due parti: nella prima il lettore conosce Patricia e Laurence adolescenti che vivono atti di bullismo a scuola. Sono fin dall’inizio ben caratterizzati e, seppur vivano entrambi le stesse situazioni, hanno un modo di reagire completamente diverso. Patricia ha un animo puro, cristallino, anche se soffre per il rapporto con i suoi genitori e per i maltrattamenti a scuola, mantiene sempre intatto il suo animo genuino e delicato, mentre Laurence cova rancore e tanta rabbia. Due modi di approcciarsi alla vita molto diversi. Ho adorato particolarmente questi primi capitoli perché l’autrice rende vivido il disagio e lo stato d’animo dei due protagonisti.
Nella seconda parte c’è un salto temporale, i nostri protagonisti sono cresciuti, ognuno ha intrapreso la sua strada, uno la scienza, l’altra la magia, c’è una nuova ambientazione, dei nuovi personaggi eppure ho faticato molto a orientarmi trovando la storia un po’ confusionaria. A volte mi sono persa nello stile dell’autrice che anche se stilisticamente trovo molto bello, non mi ha molto coinvolta nella lettura. In più Patricia e Laurence non mi hanno trasmesso la stessa intensità che ho percepito nella prima parte.
Il romanzo di Anders è sicuramente una storia particolare, sia per l’intreccio di generi diversi ben bilanciati, sia per le varie tematiche che tratta come: bullismo, rapporti famigliari problematici, l’amicizia, la ricerca di se stessi, il progresso e l’impatto che questo ha sulla natura. Insomma punti attuali e molto sentiti oggi.
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