Zafira è il Cacciatore: vestita da uomo, si procaccia il cibo perché la sua gente non muoia di fame nella foresta maledetta dell’Arz. Nasir è il Principe della Morte, incaricato di uccidere chiunque sia tanto folle da sfidare suo padre, il dispotico sultano. Se qualcuno scoprisse che Zafira è una ragazza, tutto ciò che ha guadagnato andrebbe perduto; se Nasir dovesse dimostrare compassione, suo padre lo punirebbe nel modo più feroce. Entrambi sono leggende nel regno di Arawiya. Loro malgrado.
Catturiamo la fiamma è il primo volume di una dilogia fantasy con un’ambientazione araba.
I protagonisti principali sono Nasir e Zafira. Il primo è conosciuto come il Principe della Morte, principe perché è l’erede al trono, ed è associato alla morte perché è un assassino che ha il compito di uccidere tutti coloro che vanno contro suo padre, il sultano. Zafira è una ragazza che si traveste da uomo, questo perché la società maschilista in cui vive la vorrebbe in un ruolo ben preciso, ma lei è forte e determinata a non voler sottostare a questo. Lei è il Cacciatore che procaccia il cibo alla sua gente per non farla morire di fame.
Da una parte abbiamo una persona che porta alla morte, dall’altra una che porta alla vita, eppure Nasir e Zafira non sono poi così diversi e i loro destini si incroceranno quando accetteranno una missione: quella di trovare un libro che riporterà la magia nel regno.
Ho apprezzato molto l’alternanza del punto di vista dei due personaggi, in questo modo il lettore entra in sintonia con entrambi, anche se ho apprezzato molto di più il punto di vista di Nasir: un principe temuto da tutti, eppure maltrattato e umiliato dal padre. Ho amato il rapporto tra lui e il generale Altair, un personaggio sfacciato e irriverente, con la parlantina sempre pronta che catturerà i cuori di tutti i lettori. Zafira è un personaggio che nel corso della storia ha una sua evoluzione (come anche Nasir), anche se è una figura già vista ed elaborata in altri romanzi del genere.
Ammetto di aver fatto un po’ fatica a ingranare con la lettura perché, anche se molto affascinata per l’ambientazione, ho faticato a entrare in sintonia con la storia proprio per alcuni termini usati, partendo dalla tipologia degli abiti che indossano i personaggi che hanno, giustamente, un proprio termine. Ma a fine volume c’è un glossario che aiuta.
Catturiamo la fiamma è più un libro di presentazione dell’ambientazione orientale e dei personaggi, non mancano i colpi di scena che sono verso la fine della storia e per come termina si preannuncia un secondo volume avvincente.
Un romanzo particolare per l’ambientazione, esotico, con dei personaggi ben caratterizzati.
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