Harper è riuscita a spezzare la maledizione che imprigionava il Principe Rhen e a impedire che il regno venisse distrutto. Ma i guai non sono finiti: si mormora infatti che egli non abbia diritto al trono, che la Principessa Harper di Disi sia solo un’imbrogliona, e che a Emberfall circoli la magia proibita. Per di più Grey, un tempo capitano delle guardie di Rhen, è fuggito dal Castello di Ironrose portando con sé un terribile segreto. Potrebbe essere lui il vero erede? Di sicuro Grey non ha alcuna intenzione di sfidare Rhen per la corona… finché Karis Luran minaccia nuovamente di attaccare Emberfall. La figlia Lia Mara conosce il suo piano di devastazione, ma riuscirà a convincere Grey a muovere contro Rhen? Perché sconfiggere il principe potrebbe essere l’unico modo per salvare il regno. Dopo “Un fato così ingiusto e solitario”, prosegue la saga di Emberfall: un racconto fantasy che parla di amicizie tradite e amori inaspettati, in un regno incantato sull’orlo della guerra.
In questo secondo volume della serie fantasy – young adult di Kemmerer c’è un diverso punto di vista. Ne “Un fato così ingiusto e solitario” il lettore legge i pov alternati del principe Rhen, l’erede al trono vittima della maledizione, e della coraggiosa e determinata Harper, mentre in “Un cuore così impavido e spezzato” i pov cambiano!
Un punto di vista è quello di Grey, l’uomo fedele a Rhen che per proteggere il suo principe è disposto a sacrificare la sua vita, l’altro è quello di Lia Mara, la primogenita della regina Karis Luran che minaccia di attaccare Emberfall. Lia Mara incrocerà la sua strada con Grey e i due affronteranno un viaggio pieno di ostacoli che li farà crescere.
Partiamo dai personaggi, ho amato molto il punto di vista di Grey che se già nel primo volume mi era piaciuto, in questo secondo capitolo l’ho apprezzato ancora di più perché si ha una visione introspettiva del personaggio. Nel corso del romanzo ha un’evoluzione, inizia a essere più consapevole di se stesso e fa chiarezza dentro di lui. Per quanto riguarda Lia Mara l’ho apprezzata subito all’inizio perché è una figura curvy, formosa (che è raro in romanzi del genere) però non mi ha fatto impazzire caratterialmente. Lia Mara è una ragazza che non ha autostima di sé, delle sue capacità, del suo fisico ed è in primis la madre a buttarla emotivamente giù. Insomma in base a come l’autrice ha costruito il background è in linea con il suo carattere, ma personalmente avrei preferito un personaggio più grintoso.
In questo secondo volume, anche se compare poco perché il tutto si concentra su Grey e Lia Mara, ho rivalutato anche Rhen che se prima era un principe che si autocommiserava sempre per gli errori passati, in questo caso ha un cambiamento che potrebbe non piacere a tutti, ma io l’ho trovato molto realistico. Il suo atteggiamento non è quello di un futuro re dai buoni principi, ma è quello di una persona governata dalla paura e per questo agisce in un certo modo.
Per quanto riguarda la trama si districa ancora di più la situazione politica tra i due regni avversari che viene accennata alla fine del primo volume e non manca la magia e una figura mostruosa: lo scraver!
Per i romantici sono sicura che apprezzerete di più questo secondo capitolo dove il romanticismo è molto più presente rispetto al primo volume.
Un volume che ho apprezzato, nonostante un inizio un po’ lento e un finale forse troppo frettoloso, ma ammetto di essere di parte perché mi piace molto Grey come personaggio e sono curiosa di sapere come termina la trilogia!
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