Tomoe Gozen visse nella seconda metà del XII secolo, ed era una onna bugeisha o onna musha, ovvero una donna addestrata al combattimento.
Ha vissuto nel periodo della battaglia tra i clan dei Taira e dei Minamoto per la contesa del trono imperiale, e le sue imprese sono narrate nell’opera Heike Monogatari (il romanzo epico che racconta lo scontro tra i clan di questo periodo).
Compagna del generale Minamoto Yoshinaka ebbe un ruolo determinante nella guerra grazie alle sue formidabili doti di guerriera. Viene descritta come una donna particolarmente bella, dalla pelle diafana e dai lunghi capelli neri, abile con l’arco e con la spada. I racconti la dipingono come una guerriera capace di affrontare dei e demoni.
Si dice che nella battaglia di Uchide no Hama del 1184 , con 300 uomini abbia tenuto testa a 600 cavalieri dei Taira.
Nelle iconografie viene rappresentata generalmente in sella al suo cavallo, vestita con l’armatura giapponese (Yoroi) e armata di tutto punto.
Dopo la vittoria di Minamoto sul clan Taira, iniziò una lotta interna alla famiglia per decidere chi doveva essere shogun. Il principale avversario di Minamoto no Yoshinaka era suo cugino: Minamoto no Yoritomo.
Nella battaglia di Awazu, Tomoe si batté con tutte le sue forze, ma perì insieme al suo generale che fece seppuku (suicidio rituale).
Della donna guerriero si persero le tracce dopo la sconfitta. Alcuni racconti e leggende dicono che morì insieme al suo generale, altre fonti narrano che fu catturata e resa concubina o che si fece monaca.
Si sa ben poco su Tomoe Gozen, in più non si ha una grande attendibilità storica che sia realmente esistita, ma intanto rimane l’emblema della figura della donna guerriera.
Fonti:
Il Giappone delle donne di Civardi edito NuiNui
Kblejungle.com
Meisterdrucke.it