È l’ultimo giorno di agosto e il sole picchia spietato su Tokyo. Entro poche ore Atsushi, oltre a compiere trent’anni, divorzierà da sua moglie Chieko. Così, mentre fa il giro dei distributori di bibite della città per rifornirli di lattine, racconta alla collega Mizuki come il suo matrimonio sia naufragato in un mare di incomunicabilità. Quando si erano conosciuti ai tempi dell’università, Atsushi voleva diventare uno sceneggiatore di film, mentre Chieko l’editor di una prestigiosa rivista. Ma la vita ha riservato a entrambi un destino differente. In una capitale giapponese frenetica e allo stesso tempo sonnolenta, dove l’umidità estiva avvolge ogni cosa e fa tremolare i contorni degli edifici, Atsushi percorre le strade della metropoli in ansia per il proprio futuro ma nutrendo nel cuore un’ultima, segreta, speranza.
Abbandonato sulle strade di agosto è un romanzo breve che tratta delle fasi della rottura di un rapporto.
Il protagonista è il trentenne Atsushi, il quale, durante una giornata di lavoro, si confida con la collega Mizuki. Le racconta dei suoi problemi, che è prossimo al divorzio e le narra di come è nata la storia tra lui e Chieko.
Ho trovato lo stile di Takami immersivo ed emotivo. La problematica del rapporto tra Atsushi e Chieko è sicuramente il non dialogo, non si sono mai parlati apertamente partendo dalle piccole cose, e insieme a questa incomunicabilità della coppia nascono altri disagi, come la frustrazione personale a livello lavorativo. Entrambi sono dei sognatori, ed entrambi desiderano fare un lavoro ben preciso, ma sappiamo che la vita ci pone dinanzi a delle decisioni, soprattutto se hai delle spese da affrontare. Mano, a mano che si va avanti nella lettura, il loro rapporto va a deteriorarsi fino ad arrivare all’apice, alla cosidetta “goccia che fa traboccare il vaso”.
Nel corso della lettura ho provato a mettermi nei panni sia di Chieko che di Atsushi, e con lo stile dell’autore non mi è risultato difficile, anzi. Entrambi i personaggi hanno i loro disagi, i loro dispiaceri, e, indipendentemente da come degenera la loro relazione, ho provato pena per entrambi. Nel breve racconto di Takami si sottolinea non solo le problematiche di coppia, ma anche di quanto sia importate stare bene con se stessi. Sia marito e moglie a un certo punto iniziano a sentirsi insoddisfatti della propria vita, si sentono non all’altezza del partner, si focalizzano sui difetti propri e altrui, invece di pensare ai lati positivi, a come migliorarsi, ma l’insoddisfazione spesso porta il morale a terra e i due coniugi si perdono in una situazione di fermo.
Una storia concentrata, intensa, che narra di una relazione finita e di tutte le sfaccettature emotive che si scontrano in questo percorso.
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