La notte dei bambini cometa
Pierpaolo Vettori
Zeno Vivaldi ha un amico immaginario molto speciale, che lo accompagna per tutta l’infanzia: un mostro di nome Ulmer, che racconta al lettore la sua storia in prima persona. Un romanzo d’iniziazione contemporaneo dalle atmosfere fantastiche e ironiche e dal linguaggio ammaliante. Vampiri e fantasmi, i mostri della tradizione gotica, spuntano discretamente tra una riga e l’altra, accompagnati da nuove inquietanti apparizioni reali, come i poeti maledetti della musica punk, dando voce ai turbamenti della preadolescenza. La storia di uno di quei bambini troppo sensibili da cui spesso fuggiamo, narrata con estrema delicatezza, cogliendo proprio il momento in cui Zeno sta per diventare adulto: meravigliato di fronte al mondo reale, ai suoi misteri, agli imprevisti e alle situazioni incomprensibili che è naturalmente destinato a incontrare. Un piccolo classico dell’autore, che torna in versione riveduta e ampliata.
Zeno si sentiva bene e male allo stesso tempo.
Forse era quello essere adulti. Quando diventi grande non ci sono più misteri, solo problemi.
Una storia delicata e intensa, che ha la nota nostalgica dell’infanzia.
La notte dei bambini cometa è il libro di esordio dell’autore pubblicato nel 2011, questa è la versione ampliata e riproposta da Bompiani nel mese di agosto di quest’anno.
Il protagonista è Zeno, un bambino così sensibile che quando sta male emotivamente sta male anche fisicamente. Zeno è introverso, timido e ha una grande fantasia, talmente tanto da avere un amico immaginario di nome Ulmer il quale ci racconta le vicende di Zeno.
Come si può ipotizzare dalla quarta di copertina, si tratta di una storia di formazione e di crescita, del classico passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Mi aspettavo le tipiche tematiche “leggere” di questa fase di crescita, ma ho trovato temi molto più maturi di quelli che mi aspettavo. Zeno si trova ad affrontare non solo le problematiche del primo amore non corrisposto per la cugina, gli episodi di bullismo, le prime domande sulla vita, ma anche problemi che lo avvicinano al mondo adulto: come la depressione, la morte e il suicidio.
Il protagonista è la dolcezza e l’ingenuità in persona, mi sono affezionata subito a lui e, in alcuni momenti, mi sono rivista in alcune situazioni e pensieri. L’idea di far raccontare tutto all’amico immaginario con un linguaggio semplice, ma spesso anche scanzonato, fa in modo che anche un adulto possa approcciarsi con piacere alla lettura.
Altro personaggio che ho apprezzato nella sua complessità e “pazzia” è Irene, una ragazzina che avrà un ruolo importante nella crescita di Zeno. Irene è un personaggio dall’umore altalenante che, anche con i suoi sbalzi giustificati e ben bilanciati nella storia, è riuscita a catturarmi. Mi sono sentita vicino a lei, alla sua situazione drammatica e molti momenti che passa con Zeno li ho trovati alcuni divertenti e altri toccanti.
La notte dei bambini cometa è un libro che ti accoglie con il sorriso e la spensieratezza di un amico immaginario, il quale ti saluterà al termine della lettura lasciandoti un velo di malinconia.
#Giftedby @Bompiani