Il mio amico a testa in giù
Iben Akerlie
Amanda odia stare al centro dell’attenzione. A tredici anni, quello che la fa sentire davvero sicura è passare inosservata tra i suoi compagni di scuola e studiare. Quando però la professoressa di lettere la sceglie per affiancare Lars, il nuovo arrivato, Amanda capisce che niente sarà più come prima. Perché Lars non è come gli altri, soffre della sindrome di Down, e nessuno vuole essere amico di uno così. Se Amanda dovrà passare l’intero anno insieme a lui, già si immagina le scene imbarazzanti in cortile e le battute sgradevoli dei fighi della scuola. Di Adam, ad esempio. Per cui ha una cotta colossale. Eppure… la vicinanza con Lars si rivela diversa da ogni previsione. Con lui Amanda riesce per la prima volta a essere davvero se stessa, con lui scambia occhiate d’intesa, guarda il mondo a testa in giù e inventa formule magiche, senza paura di essere giudicata… Almeno fino al giorno in cui scopre che tutti a scuola ridono di Lars. Lei farebbe qualunque cosa per difenderlo. Ma se questo significasse uscire dall’anonimato, mostrarsi in prima linea e rischiare addirittura di perdere per sempre Adam? Per Amanda è arrivato il momento di scegliere, e trovare il coraggio di essere se stessa.
Mi sono abituata alla mia doppia vita con Lars. A scuola siamo conoscenti, ma a casa di Bent siamo maghi e bevitori di caffè. I due mondi non si mescolano.
Una storia leggera e adolescenziale che tratta di solidarietà e rispetto.
Amanda è una ragazzina di tredici anni, è appena un’adolescente alle prese con le sue insicurezze, la sua timidezza e soprattutto con il suo grande amore non corrisposto: Adam.
Adam è esattamente il tipico ragazzo bello della classe che però è anche un po’ bullo, infatti la nostra protagonista è vittima di uno dei suoi scherzi e questo evento la metterà in crisi. Un giorno arriva un nuovo alunno in classe e Amanda ricopre il ruolo di tutor al fine di aiutare il nuovo studente ad ambientarsi, ma le cose si complicano quando scopre che Lars è un bambino affetto dalla sindrome di down.
Parliamo del romanzo d’esordio dell’attrice Iben Akerlie, la quale racconta una storia per ragazzi in cui vengono bilanciate parti leggere con altre più importanti. Nel libro si parla di sensibilità, di solidarietà, del fatto che chi è affetto dalla sindrome di down non è un extraterrestre, ma è una persona esattamente come noi che ha due occhi, una bocca, un cervello e soprattutto un cuore e dei sentimenti. Nel libro sono presenti scene di bullismo non solo nei confronti di Lars, ma anche di chi si comporta in modo diverso dalla massa, di chi è più sensibile, o di chi cerca di aiutare le persone in difficoltà.
Amanda è un personaggio che inizialmente risulta un po’ pesante per il suo continuo pensiero fisso per Adam, ne parla spesso, fantastica su di lui, fa cose che fa una qualsiasi tredicenne alla sua prima cotta, ma nel corso della lettura tende un po’ a stancare questo aspetto.
Ho adorato invece come è stato caratterizzato Lars che rappresenta la parte innocente e genuina della storia. Un ragazzino solare, ingenuo e giocherellone che ama il mondo di Harry Potter, adora la magia e creare incantesimi. Bellissimo anche come l’autrice racconta del rapporto tenero che ha con suo padre Bent.
Come ambientazione delle vicende abbiamo uno scenario prettamente scolastico in cui si incontrano altri personaggi che giocano un ruolo importante per lo svolgimento della storia, tra cui abbiamo i migliori amici di Amanda e le due bullette della scuola che innescano la dinamica degli episodi di bullismo. Se siete persone romantiche vi dico che la storia d’amore viene affrontata, anche se non in modo approfondito, ma è giusto così perché il focus della storia è un altro.
Un libro leggero che affronta il concetto della diversità in modo delicato e, allo stesso tempo, intrattiene il lettore con le avventure di una ragazza alle prese con i suoi primi problemi adolescenziali.
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