Presentati.
Sono Riccardo Gramazio, sono nato a Milano quasi ventinove anni fa e sono l’autore di Sonnifera, romanzo pubblicato da Lettere Animate.
Come è nata la passione per la scrittura?
E’ una passione che mi accompagna da sempre. Ho iniziato a scrivere molto presto, da bambino, più che altro poesie e racconti. Le prime composizioni mature, quelle da me riconosciute, sono arrivate intorno ai vent’anni. Ovviamente, sono state le infinite letture a ispirare di volta in volta la mia creatività.
Qual è il tuo stile?
Non saprei rispondere precisamente. Con il tempo ho però imparato a scorgere punti d’incontro tra i vari lavori, cardini che, spesso inconsciamente, non riesco proprio ad abbandonare. Amo passare, per esempio, da momenti crudi e asciutti a momenti intensi e introspettivi, mantenendo, spero, sempre alto il livello d’intrattenimento.
Il genere letterario che preferisci di più?
Leggo molto e non mi pongo particolari limiti. Probabilmente anche per questo sono un autore difficile da etichettare o da collocare in un genere preciso. Spesso, dopo aver letto un thriller o un noir, apro un classico, un testo umoristico o una raccolta poetica.
Quale genere letterario non ti piace?
Non vado molto d’accordo con i fantasy e con i rosa troppo rosa.
Come nascono le tue storie?
Le storie sono in giro, mimetizzate con il quotidiano. Annoto ogni idea e aspetto la giusta ispirazione. A volte il processo è davvero lungo…
In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Abbastanza, soprattutto se il romanzo è narrato in prima persona. Tuttavia, non ho ancora scritto storie palesemente autobiografiche. Per quello usufruisco di altri canali: la musica, la poesia…
Come è nata la tua ultima opera?
Con Sonnifera sono riuscito a eliminare un bel po’ di pensieri alquanto negativi. E’ un romanzo molto libero, anarchico, seppur ricco di dettagli e di tensioni varie. La storia è nata in maniera più che naturale e, solo in corsa, ho capito quale strada avrebbe intrapreso.
Stai lavorando a qualche altro libro?
In questo periodo sto rileggendo la prima bozza di un testo piuttosto strano, una sorta di noir/pulp.
Il tuo sogno?
Vorrei essere letto da tanti…