• cricchementali@gmail.com

Intervista a Giuseppe e Anna Barreca.

Intervista a Giuseppe e Anna Barreca.

Oggi ho il piacere di intervistare due fratelli che hanno lavorato a un progetto insieme come scrittore e illustratrice: Giuseppe e Anna Barreca.

Presentatevi
Ciao sono Giuseppe Barreca e ho 32 anni. Sono nato a Fossano, e sono uno scrittore. Ho lavorato all’estero un paio di anni e ho coltivato sempre la passione per la scrittura. Tornato in Italia, ho iniziato seriamente a scrivere il mio primo libro e il lavoro è durato più di un anno… e poi finalmente lo abbiamo pubblicato.





Ciao io sono Anna e ho 38 anni e sono nata a Reggio Calabria. Sono una pittrice, e dipingo le mie emozioni, i miei sentimenti e i miei sogni. Adesso non ho un lavoro, e quindi passo le mie giornate a perfezionare il mio stile. Ho passato anche io più di un anno a fianco di mio fratello per realizzare le illustrazioni, e spero proprio sia venuto fuori un buon lavoro!








Giuseppe come è nata la passione per la scrittura?
La mia passione è nata quando avevo 18 anni, giocando ad un videogioco. Ricordo anche il momento esatto: una mia cara amica, di nome Armonia, mi chiese di scrivere un piccolo racconto sul passato del mio personaggio nel gioco. Molti altri nella nostra comunità avevano fatto una cosa simile ed io pensavo di poter fare un lavoro decente. Non avevo idea che scrivere di quel personaggio mi avrebbe dato la più grande emozione che avessi mai provato fino ad allora. Fu’ come aver fatto una overdose da caffeina: una bella sveglia. Mi innamorai di quel processo e capii di fare schifo a scrivere, quindi iniziai a studiare per migliorare. Online piacque molto però.

Anna come è nata la passione per l’illustrazione?
A dire il vero io sono una pittrice, ma il disegno è stata la mia prima passione. Adoravo le illustrazioni nei libri, i fumetti e i cartoni animati; ovviamente desideravo poter essere io, un giorno, a disegnare tali meraviglie e oggi questo desiderio si è avverato.

“Storie delle Catene: Sapere” è un romanzo fantasy, è il primo lavoro al quale avete lavorato insieme?
Giuseppe – Mia sorella ed io ci siamo sempre passati idee ed aiutati a vicenda quando possibile, ma si… è stata la prima volta.

Come è nata questa collaborazione e come è stato lavorare fianco a fianco?
Giuseppe – Beh, Anna è sempre stata la mia “curatrice” lei mi ascoltava ed aiutava ed io le ho chiesto di saltare a bordo. Lavorare assieme per me è stata una lotta ed una sfida che volevo vincere e direi che il risultato è stato una vittoria.

Anna – Lavorare assieme è stato bello ma arduo allo stesso tempo: non è facile lavorare con un familiare, soprattutto quando si esprimono critiche sul lavoro che hai fatto … ma sia io che Giuseppe siamo cresciuti, soprattutto per le critiche che ci siamo rivolti … e a volte siamo stati spietati l’uno con l’altra

Ci sono altri progetti in cantiere?
Giuseppe – Stiamo valutando storie diverse, anche se dovremmo continuare dove questo libro ha lasciato…

Anna – Io spero proprio di si, anzi non vedo l’ora di riprendere con il seguito del nostro primo libro … o con una storia diversa

Giuseppe parlaci del tuo stile di scrittura e dei generi letterari che apprezzi di più.
Il mio stile è qualcosa al quale ho provato a lavorare per anni. Non credo sia niente di speciale, ma io sono un artigiano: quando guardo a quello che scrivo, essendo il mio più feroce critico, voglio che sia qualcosa che io desideri rileggere, qualcosa di cui poter essere orgoglioso. Se raggiungo quello, allora sono contento. Il mio genere preferito sono le storie di “formazione”, ovvero storie dove si vede il protagonista crescere in qualche modo, ma adoro qualsiasi opera che sia scritta bene, mentre odio i sensazionalismi o storie che distruggono la terra o uccidono l’umanità per spasso.

I tuoi idoli letterari?
Sicuramente Eiichiro Oda e Ken Akamatsu, per motivi diversi: del primo ammiro l’innovazione e costanza, dell’altro l’adattabilità. Dei classici Shakespear: era un innovatore ed un artigiano. Chiunque possa scrivere in una opera “seria” come Amleto il ruolo folle di Amleto e renderlo credibile per poi sapere scrivere “Tanto rumore per nulla” merita tutto il mio il mio rispetto.

Anna hai qualche disegnatore/illustratore di riferimento?
In assoluto Hayaho Miyazaki. Adoro il suo modo di disegnare e dare vita ai suoi personaggi,la sua fantasia nel realizzarli e il suo tratto leggero ma deciso … io sogno guardando i suoi lavori!

Il vostro sogno?
Giuseppe – Il mio è quello di essere uno scrittore a tempo pieno, capace di scolpire le mie parole nella storia, impattando le vite di molti, facendo sognare i lettori con le mie storie, praticamente, non essere banale.
Anna – Il mio sogno non è piccolo, proprio per niente, ma trattandosi di un sogno … Vorrei vedere un giorno, la nostra saga diventare un film, veder i nostri personaggi prendere vita sul grande schermo, e sorprendere con la nostra storia moltissime persone.



Stefania Siano

Invia il messaggio

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.